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Killzone 3

Eurogamer l'ha provato per voi!

Ma torniamo a Rico e Sev. Dalle macerie del nostro mezzo schiantatosi pochi minuti prima vengono recuperate le torrette mitragliatrici, utili a respingere i nemici mentre i nostri compagni vengono a darci supporto.

La battaglia non è particolarmente intensa e i due protagonisti incontrano una scarsa resistenza nelle truppe nemiche, che cercano copertura dietro pareti di ghiaccio e rottami fumanti. Sev lancia l'assalto supportato dal notevole volume di fuoco della squadra, finché i proiettili delle minigun si esauriscono. Entra allora in gioco il fido fucile d'assalto, compagno di tante avventure nei precedenti capitoli della serie.

Questa è forse la fase che più assomiglia ai precedenti Killzone. Guerriglia urbana alla massima potenza, utile a constatare un'altra delle cose che in questo nuovo episodio sembrano migliorate: gli Helghast sono più organizzati nel posizionamento sul campo di battaglia e decisamente più precisi con le armi. Un paio di sibili e lo schermo si tinge di rosso, cadiamo a terra senza vita e senza quasi capire cosa ci ha colpito e da dove. Aspettiamo di vedere la scritta che ci condanna alla vergogna quando... Rico arriva al nostro fianco e ci rimette in corsa. Improvvisamente siamo di nuovo in pista e abbiamo una seconda chance. Ringraziamo Guerrilla per questa nuova e piacevole aggiunta e proseguiamo.

Quando si è a corto di proiettili entra in gioco il rinnovato sistema di combattimento "corpo a corpo" di Killzone 3.

Il design molto più aperto dei livelli ha consentito agli sviluppatori di modificare notevolmente l'IA dei nemici e la differenza si nota, lo abbiamo provato sulla nostra pelle. Lo stesso però vale anche per i nostri alleati, che reagiscono molto più prontamente alle diverse situazioni, permettendoci di concentrarci solo sulla nostra missione. Abbiamo avuto anche modo di testimoniare e provare alcune Context Sensitive CQC Kills... nuove "mosse finali" simili per certi versi a quelle di Gears of War, ma molto più numerose e scenografiche visto che non dipendono solo dall'arma in uso, ma anche dalla situazione.

Ci sono state mostrate quasi tutte in un filmato montato appositamente con una visuale in terza persona. Ognuna di esse cambia a seconda della posizione e ha effetti diversi: se ci si trova dietro al nemico lo si può far cadere sulle ginocchia, mentre un colpo ben assestato di fronte può fargli saltare la maschera e stordirlo per qualche secondo. La parola "brutale" è stata utilizzata in maniera quasi sistematica e maniacale dal team di sviluppo per descrivere queste mosse.

Jetpack! Preparatevi a volerne uno.

Giusto il tempo di scrollarsi la polvere di dosso e Sev ha a disposizione un nuovo giocattolo. Si chiama W.A.S.P. ed è stata descritta come "un'arma di distruzione di massa... portatile". Questo lanciamissili è in grado si sparare una miriade di proiettili a ricerca e vi assicuriamo che l'effetto finale è a dir poco devastante, per non parlare della sua modalità di fuoco secondaria: una volta agganciato un bersaglio basta premere il "grilletto" e, dopo una breve pausa, l'intero caricatore del WASP viene scaricato in una frazione di secondo sull'area prescelta. Quello che rimane dopo è solo il vento... forse.

L'armamentario di Killzone 3 mantiene ancora quelle piacevoli sensazioni di "peso" e "potenza" che avevano contraddistinto l'arsenale del precedente capitolo. Un mix di reale e futuristico capace di regalare soddisfazioni incredibili, che pochi altri titoli del genere possono vantare. Da quello che abbiamo potuto testimoniare, gran parte delle armi di KZ2 torneranno anche in questo sequel, anche se ci è stato confermato che alcune probabilmente spariranno in favore di quelle nuove.

Per la terza parte del nostro hands-on il team di sviluppo ci ha mostrato quello che quasi sicuramente diventerà l'accessorio preferito da tutti in Killzone 3: il Jetpack. Non sarà solo un mezzo di trasporto, visto che le due mitragliatrici di cui è provvisto possono vomitare una quantità di piombo esagerata sui nemici, senza fargli perdere assetto e stabilità.

Ne sono provvisti anche gli Helghast e vi assicuriamo che abbatterne uno non è cosa facile. Farlo precipitare richiede una quantità di proiettili notevole, a meno che non si riescano a piazzare due colpi precisi nel suo serbatoio del carburante. In questo caso il risultato assomiglia molto a un barbeque... con tanto di carne arrosto!

Nella demo che abbiamo potuto provare, Rico e Sev vengono in possesso di uno di questi Jetpack, trovato abbandonato sul campo di battaglia. Molto divertente da guidare, in realtà il Jetpack non permette di volare, ma di effettuare dei salti molto ampi.