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La collezione di sfide di Ultimate NES Remix - review

Una costosa speed-run nella nostalgia.

In principio erano le speed run, quando arrivavi al 100% di un gioco che ti eri portato a casa strappando al papà o alla nonna le pesanti 140.000 lire e dovevi fartelo durare fino al prossimo Natale-compleanno-occasione speciale.

Per prolungare la vita di quelle costosissime cartucce si era costretti a inventarsi delle sfide personalizzate: vediamo chi è il più veloce, io la faccio evitando tutti i nemici, io il primo livello lo gioco bendato, io ci gioco con una mano sola e l'altra incastrata in un barattolo di Nutella, e via dicendo.

Oggi, che giocare non è più così costoso, ci pensa Nintendo a ricreare quell'atmosfera nostalgica con la serie NES Remix, in arrivo anche su 3DS con l'apposito capitolo Ultimate NES Remix disponibile sia in formato digitale che retail nei negozi. Noi ci siamo rituffati in una festa di sfide velocissime per valutare l'offerta, anche se uno spettro si aggira sul divertimento fino dai primi momenti, ossia il prezzo di 40 sonanti dobloni che saremo costretti a spendere per fare nostra la collezione.

Spesso si aggiunge un fattore inaspettato alle sfide, come un livello di Super Mario Bros. fatto solo di silhouette.

Prima di gettarci a terra e pianger miseria, facciamo un passo indietro ed diamo un'occhiata al software, cominciando con una brevissima descrizione per chi si fosse perso il succo dei due capitoli già usciti sull'ammiraglia di Nintendo: stiamo parlando di una vasta collezione di velocissime sfide, pillole di gameplay che prendono spunto da vecchi titoli usciti originariamente su NES e che ne rimescolano un po' le regole.

Si parte dalle cose semplici come il saltare in testa a tutti i Goomba nel primo livello di Super Mario Bros., qualcosa che più o meno abbiamo già fatto tutti, oppure il saltare tre barili in Donkey Kong, altra attività piuttosto comune ad avere la passione dei videogiochi. Poi c'è Excite Bike, nel quale dosare impennate e sorpassi, Kirby che si ingoia i nemici, i virus di Dottor Mario e diversi altri che sblocchiamo col procedere nelle missioni.

Ogni micro sfida, infatti, assegna al giocatore un punteggio in stelline, da una a tre, a seconda di quanto rapidamente viene portata a termine. Le stelle vengono poi utilizzate per sbloccare nuovi giochi e nuovi livelli, anche se diciamo subito che il giocatore un minimo abile non avrà problemi a conquistare i punteggi massimi al primo colpo (almeno nella prima ventina di sfide, poi la cosa si fa leggermente più frizzante).

C'è in realtà un ulteriore livello di premi, le stelline arcobaleno quando proprio si sfreccia, ma anche in questo caso sono solo alcune le sfide che si rivelano particolarmente difficili per chi avesse un minimo di familiarità con le meccaniche d'origine.

Qualsiasi gioco che si scelga di affrontare, pare comunque d'obbligo utilizzare la croce direzionale come sistema di controllo, evidentemente più adatta a gestire i movimenti di personaggi con vent'anni sulle spalle rispetto ad un circle pad non sempre sul pezzo. Questo perché il feeling dei prodotti originali è riprodotto fedelmente, tanto che il giocatore più giovane potrebbe rimanere colpito dall'inerzia di Super Mario (Jumpman) in Donkey Kong, per esempio.

C'è pure Samus in tenuta sportiva, i personaggi più amati sono tutti presenti nella collezione.

E dunque le sfide corrono veloci una via l'altra, sempre più difficili, senza particolari guizzi. In realtà più che sfide singole si tratta di solito di una rapida sequenza di tre o quattro obiettivi, chiaramente da completare il più lesti possibile, così da andare online a sbertucciare i nabbi nelle classifiche globali. Alcune sono più riuscite di altre, soprattutto a causa di una maggiore libertà offerta dal gioco di partenza, ma in generale è difficile che si trovi qualcosa di fastidioso o fuori luogo.

Ad arricchire il tutto troviamo anche una riedizione di Super Mario Bros. a velocità doppia; avete capito bene, se anche voi amate bere quattordici caffè la mattina e dare sfogo alla super velocità delle vostre dita, ecco che la curiosa modalità è esattamente quello che fa per voi. Non è semplice, anzi, ma forse è un'aggiunta non particolarmente succosa e capace d'intrigare soltanto qualche scoppiato là fuori.

Dal punto di vista della realizzazione tecnica non c'è in realtà molto da dire: i caricamenti sono rapidissimi com'è giusto che sia, vista la differenza di capacità tra il 3DS e il NES, anche se un po' spiace non avere il supporto al 3D. È vero, non sono molti i giocatori che affrontano le partite con la levetta per la tridimensionalità posizionata sui valori massimi, ma comunque avrebbe fatto piacere vedere l'opzione. Senza infamia e senza lode il comparto audio, che si limita a riproporre temi ed effetti originali aggiungendo un'altra spolverata di nostalgia per i bei tempi andati.

Ultimate NES Remix arriva sui nostri 3DS offrendo meno contenuti delle versioni per Wii U, ma facendolo ad un prezzo notevolmente maggiore. È vero, il fatto che il titolo sia una collezione di pillole di gameplay ne fa un ottimo candidato per la portabilità, ma questo non sembra giustificare la richiesta economica, anche perché andare a caccia di record sul tram non è così semplice (a meno che non vi piaccia venire guardati con sgomento dagli altri passeggeri mentre smanettate come ossessi con il volto deformato dalla tensione).

Questi fattori fanno sì che l'offerta di Nintendo possa sembrare diretta più che altro a chi non abbia un Wii U oppure a chi volesse portare sempre con sé la collezione di sfide, altrimenti l'impressione è che l'edizione per console domestica sia quella da preferire, sia per varietà che per rapporto qualità prezzo.

7 / 10

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Ultimate NES Remix

Nintendo 3DS

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Alessandro Arndt Mucchi

Contributor

Giocatore cronico, lettighiere notturno, cuoco discreto, giurisprudente perplesso, musicista part-time, giornalista dal 2006. Da sempre esperto di versetti.
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