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Le news della settimana

I fatti più importanti raccolti per voi.

Mentre le settimane passano, l'uscita degli hardware di nuova generazione si fa sempre più vicina e il mondo è un fermento di news, rumor e speculazioni su quello che saranno la PlayStatoin 4 e l'Xbox... comunque vogliate chiamarla. Solo una cosa al momento è certa: la nuova macchina Microsoft non si chiamerà "Xbox Infinity": la notizia è stata infatti dichiarata pubblicamente un fake. Peccato, perché a noi il nome non dispiaceva, e a voi?

Altro mito che circolava in rete ormai da mesi ma che sembra definitivamente sfatato è quello relativo ai DRM della nuova Xbox: il rumor del giorno ci dice infatti che la console non richiederebbe connessioni always online per la maggior parte delle sue funzionalità, inclusi ovviamente i giochi. Sinceramente pensiamo che sia lo scenario più probabile (il contrario sarebbe stato un suicidio) e che il dibattito a riguardo sia sempre stato alimentato più che altro da fraintendimenti creati ad hoc.

Il nuovo slogan PlayStation 4 è già un meme!

Il fronte Sony invece si va facendo via via sempre più chiaro, e non è una sorpresa, dato che l'hardware (almeno in forma concettuale) è stato presentato ormai da qualche mese. Negli ultimi giorni siamo venuti a conosceza dello slogan ufficiale, che per questo 4 giro di PlayStatoin sarà niente meno che "Greatness Awaits", ossia "vi attende la grandezza". Che ne pensate? Sicuramente ambizioso ma dobbiamo dire che preferiamo la "tag line" ufficiale di PlayStatoin 3 ("Welcome Change") e soprattutto quella di PlayStation 2, quel mitico "Welcome to the Third Place" che diceva tutto e niente, lasciandoci immaginare mondi fantastici e segreti.

Odiamo ripeterci ma purtroppo la situazione continua a sembrare molto meno rosea in casa Nintendo, specialmente per quanto riguarda il Wii U. Se il portatile 3DS continua infatti a regalare buone soddisfazioni alla casa di Mario, questa settimana ha visto circolare dati e dichiarazioni che continuano ad infierire, ormai potremmo dire quasi "con cattiveria", sulle sorti del Wii U. Si comincia da Activision, che ha dichiarato pubblicamente che la console Nintendo sta deludendo e che sviluppare titoli su quella piattaforma è al momento un rischio, a causa della bassa base installata. Segue DICE, che ha dichiarato di non aver neanche testato il suo motore grafico Frostbite 3 su Wii U, dando un ennesimo colpo alle speranze di vedere un buon supporto delle terze parti sulla console Nintendo. Altrettanto negative le parole di Avalanche Studios, secondo cui il kit di sviluppo Wii U starebbe "prendendo polvere", anche se in quel caso il problema starebbe nel mancato supporto della casa di Iwata.

Ora, sappiamo benissimo che i primi mesi di vita di una console sono piuttosto complicati, e sappiamo anche che il 3DS ha attraversato una fase simile per poi riprendersi piuttosto bene (dopo un taglio di prezzo senza precedenti del 33% a pochi mesi dall'uscita), ma la situazione per la console domestica di Nintendo comincia a sembrare davvero pericolosa. Senz'altro Miyamoto e soci stanno preparando quei 3-4 titoli esclusivi che ogni gamer degno di tale nome dovrà giocare, ma per risollevarsi nel frattempo la Grande N si sta muovendo anche su un altro fronte: a quanto pare, starebbe tentando di approcciare il mondo mobile offrendo un metodo per convertire i giochi per tablet e smartphone su Wii U.

"Nintendo starebbe studiando un metodo per convertire i giochi per tablet e smartphone su Wii U"

Il Wii U al momento non sembra navigare in buonissime acque. Riuscirà a risollevarsi con un colpo di reni come ha fatto il 3DS?

Non sappiamo bene come questo avverrà (considerando che lo schermo del GamePad è a tocco singolo, a differenza di quello di ogni cellulare e tablet sul mercato oggi), ma la notizia dimostra come Nintendo non sottovaluti affatto la concorrenza di iOS e Android sul fronte gaming, a nostro giudizio saggiamente. Soprattutto quando in circolazione ci sono notizie come il fatto che Ouya, l'imminente console basata su Android, comincia a ricevere un importante supporto finanziario da parte di altri "big" dell'industria.

A quanto pare, comunque, anche le nuove console di Sony e Microsoft partiranno già con un occhio di riguardo alle nuove piattaforme e ai nuovi business model che vi sono collegati: secondo le parole di Mark Rein di Epic, il modello free to play sarà centrale nella next-gen di entrambe le nuove console. Che ci piaccia o meno, potrebbe essere l'inizio di una nuova visione del mercato console, per altro preannunciata (seppur in piccolo) da un'altra decisione comunicata ufficialmente da Sony, quella ossia di rinunciare alla "tassa" di sviluppo su PlayStation Mobile. Si tratta di una cifra simbolica, perché fino ad oggi il privilegio di sviluppare su tale piattaforma costava 80 dollari l'anno, ma il fatto che ora l'ingresso sia gratuito dimostra come le tendenze di mercato stiano cambiando e la vecchia politica delle "royalties" venga messa sempre più in difficoltà dalle piattaforme aperte e gratuite.

"World of Warcraft negli ultimi mesi ha perso 1,3 milioni di abbonati"

Ancora una volta al ribasso le quotazioni di WoW. Sarà solo una questione di formula di pagamento o è semplicemente il gioco che ha otto anni sul groppone?

Un altro "gigante" del mercato tradizionale che ha visto recentemente un grosso calo è World of Warcraft, il titano dei pagamenti mensili, che però negli ultimi periodi ha registrato un crollo di 1,3 milioni di abbonamenti. Il MMORPG più giocato di sempre resta sicuramente "sano", con oltre 8 milioni di giocatori paganti ancora attivi, ma è evidente che l'età e la concorrenza degli agguerriti titoli free-to-play stia cominciando a farsi sentire. Si dice da anni che WoW sarà l'ultimo "grande" MMORPG basato sui pagamenti tradizionali, e forse non a torto.

A sempre a proposito di Blizzard, soldi e "nuove" idee di mercato: la settimana scorsa ha anche visto esplodere il caso del bug per duplicare l'oro in Diablo III tramite l'auction house, che ha dato un ennesimo colpo all'economia (già abbastanza criticata) del gioco.

A dare ragione ad Electronic Arts e al suo FIFA 13 è stato invece il mercato: i dati di vendita parlano chiarissimo, con circa 14 milioni di copie vendute del simulatore di calcio più giocato al mondo. Vi ricordate i tempi del duello con PES? A quanto pare sono definitivamente conclusi, a sottolineare ancora una volta la crisi degli sviluppatori giapponesi. Visto il travolgente successo, non sorprende che EA abbia rinnovato la licenza FIFA fino al 2022: fan del calcio, potete dormire sonni tranquilli.

"EA ha annunciato che non pagherà più la licenza per utilizzare armi reali"

Electronic Arts non intende più pagare licenze per inserire le armi reali nei propri titoli. Prevediamo battaglia in tribunale con l'NRA!

Ma c'è un'altra importante notizia in casa EA: il publisher americano ha infatti acquisito i diritti per sviluppare i giochi di Star Wars, rimasti orfani dopo la chiusura di LucasArts effettuata da Disney. E chissà quanti dei 15 titoli che EA ha in cantiere per il prossimo futuro, basati sull'engine Frostbite 3 (quello che non girerà su Wii U), saranno dedicati all'universo di Guerre Stellari. Una cosa è certa: ci saranno Mass Effect 4 (perché una trilogia non è mai abbastanza), Dragon Age 3 e anche Battlefield 4, per il quale EA ha annunciato che non pagherà più la licenza per utilizzare armi reali. Significa che mitra e fucili del prossimo Battlefield avranno nomi inventati? Assolutamente no: EA si è infatti appellata al "diritto di descrivere la realtà" per includere le armi vere nei suoi titoli senza pagare alcunché ai loro produttori. La sua argomentazione è che un autore di un libro non deve pagare la Colt per citare il suo nome, quindi lo stesso discorso vale anche per i videogiochi. La questione probabilmente si risolverà in tribunale...

Quindi grandi incassi e grandi progetti futuri per EA, che dunque sarà sanissima e piena di dipendenti felici, no? Neanche per sogno: abbiamo infatti saputo recentemente che il gigante americano ha tagliato globalmente il personale di circa il 10%, a seguito delle ultime "ristrutturazioni". La parola "ristrutturazione" fa pensare all'atto di prendere qualcosa che se la passa male e investire risorse per migliorarla, ma nel campo dell'industria è tutto il contrario: significa infatti tagliare dipendenti per contenere i costi. Così, verrebbe da dire, sono capaci tutti.

"EA ha tagliato globalmente il personale di circa il 10%"

La saga di Wolfenstein non ha certo brillato negli ultimi anni. È il caso di tentare di recuperarla? Ovviamente per Bethesda la risposta è affermativa.

Chiudiamo con tre nuove anticipazioni di titoli futuri: a quanto pare, Sony starebbe infatti per svelare il nuovo capitolo di Gran Turismo (chissà se riuscirà a replicare i successi del glorioso passato), e anche per lo storico Crash Bandicoot potrebbe essere in arrivo un reboot, dopo tanti anni di inattività. Una leggenda del passato che invece tornerà sicuramente è Wolfenstein, per la serie "i franchise che non sanno quando smettere". Appuntamento alla prossima settimana con l'ormai consueto "riassuntone" di tutti gli eventi più importanti della games industry, nel frattempo, buona domenica!

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Luca Signorini

Contributor

Luca gioca e scrive da quando ha scoperto le meraviglie del pollice opponibile. È giornalista ma soprattutto appassionato; non gli toccate Metroid, Stallone, i Black Sabbath e la carbonara e sarete suoi amici per sempre.
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