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Le News della settimana - articolo

Mentre i saldi e le offerte natalizie dominano la scena, la battaglia della next-gen continua a imperversare...

Le notizie più importanti degli ultimi giorni sono due, collegate fra di loro a doppio filo, ed entrambe di quelle che rischiano di passare sotto i radar ad una lettura distratta. La prima è la dichiarazione di Ubisoft, secondo la quale non è da escludersi l'uscita di più di un capitolo di Assassin's Creed all'anno. La seconda riguarda un'altra serie ultra-popolare nel corso della passata generazione, e ci dice che le vendite di Call of Duty sono in calo netto e costante, episodio su episodio.

Le due notizie stimolano una riflessione sullo stato dell'industria, e non solo dei videogiochi, ma dell'intrattenimento in generale. In tempi di crisi, grossi rischi e guadagni risicati, i grandi produttori si stanno innegabilmente affidando sempre di più a quella manciata di "marchi sicuri" che garantiscono una performance almeno decente sul mercato. Del resto, un nuovo Assassin's Creed, partendo da una base di tot milioni di copie vendute dal precedente, potrà avere meno successo ma difficilmente farà un tonfo nell'indifferenza del pubblico, rischio che invece può correre un titolo completamente nuovo e privo di predecessori illustri.

Parliamoci chiaro: questa dinamica è sempre esistita. Ma se ora, davvero, dovesse portarci all'uscita di più capitoli delle medesime serie nell'arco di un anno solare, estremizzerebbe una situazione che già ora comincia a risultare sgradita a buona parte del pubblico (a meno che il mio barometro non sia completamente rotto). La stessa meccanica ha portato a trasformare un libro per l'infanzia di 300 pagine (Lo Hobbit) in una serie "epica" di tre film di tre ore: il botteghino, forse, per oggi pagherà. Ma il rischio che il pubblico mangi la foglia e sul lungo termine perda la fiducia nei confronti dell'industria dell'intrattenimento, secondo me, esiste ed è grande. Cosa ne pensate?

C'è spazio sul mercato per più di un Assassin's Creed all'anno? Oppure si rischia di raggiungere il punto di saturazione?

Ovviamente nella scorsa settimana non è successo solo questo. Molto interessanti, ad esempio, sono le notizie che giungono da Microsoft, che annuncia una serie di show TV esclusivi per Xbox One, dando dunque i primi segni concreti di quella strategia che vorrebbe trasformare il nuovo hardware in qualcosa di più di una semplice macchina da gioco.

"Annunciando una serie di show TV esclusivi, Microsoft ha avviato la sua strategia per trasformare Xbox One in qualcosa di più che non una console da gioco"

Tra qualche anno Xbox sarà in concorrenza anche con Netflix in quanto a produzione e distribuzione di contenuti video? Di certo questa e altre decisioni dovranno passare attraverso il nuovo CEO dell'azienda, che a quanto pare verrà nominato il prossimo anno. Ci auguriamo che a succedere a Steve Ballmer sia una persona intenzionata a supportare il reparto "gaming" di Microsoft, la cui centralità era stata messa in dubbio qualche mese fa da uno dei possibili candidati, l'ex-Nokia Stephen Elop.

Ma per i fan dell'Xbox One c'è un'altra buona notizia: a quanto pare Microsoft non esclude che Rare possa tornare a sviluppare un nuovo platform. L'attuale situazione dello storico sviluppatore (autore di alcuni tra i più bei titoli degli ultimi 20 anni) è senz'altro un po' deprimente, essendo relegata allo sviluppo di semplici titoli Kinect e poco altro... Di certo non ci dispiacerebbe vedere Rare di nuovo cimentata nello sviluppo di un titolo tripla-A, con budget e ambizioni adeguate!

Sviluppato da Tecmo Koei per Nintendo, Hirule Warriors è un chiaro esempio di quello che serve al Wii U: una maggiore collaborazione con i developer di terze parti.

Voliamo rapidamente in casa di Sony per dare una notizia che gli amanti di PS Vita probabilmente accoglieranno con gioia: il potente ma sfortunato hardware portatile, a seguito dell'uscita di PS4, avrebbe infatti notevolmente incrementato le proprie vendite, probabilmente grazie all'effetto di sinergia dato dal Remote Play, che consente di utilizzare PS Vita come "secondo schermo" della PlayStation 4. Sony ha detto più volte di puntare molto su questa caratteristica per il rilancio del suo portatile e probabilmente nei loro uffici non si starà ancora stappando champagne (la situazione di PS Vita è ancora complicata), ma almeno un bicchiere di gazzosa immaginiamo che per ora possano concederselo.

"Ci auguriamo che a succedere a Steve Ballmer sia una persona intenzionata a supportare il reparto gaming di Microsoft"

Nintendo, dal canto suo, ha annunciato negli ultimi giorni un titolo piuttosto interessante, anche perché trattasi di una sua serie storica affidata ad uno sviluppatore esterno (Tecmo Koei) per creare un qualcosa di abbastanza insolito: stiamo ovviamente parlando di Hyrule Warriors, spin-off di Zelda in salsa di action da mischia. Personalmente non sono mai stato un grande fan dei vari Dynasty Warriors e simili, ma se ben fatto un titolo del genere potrebbe arricchire la libreria del Wii U in modo interessante.

Tra l'altro, riguardo la zoppicante console di Nintendo, negli ultimi giorni è arrivata un'insolita dichiarazione di stima e fiducia proprio per bocca di uno dei rivali (in teoria) più acerrimi: Shuhei Yoshida di Sony, che ha speso parole di ottimismo sul futuro dell'hardware di Nintendo. Si tratta di parole sincere e realmente benaugurali, o della velenosa pacca sulla spalla data a chi si considera ormai fuori dalla lotta? Probabilmente non lo sapremo mai.

Il Remote Play sembra aver spinto le vendite di PS Vita nelle ultime settimane. L'inizio della riscossa per la console portatile di Sony, o un fuoco di paglia?

Quello che invece sappiamo tutti con certezza è che siamo a fine dicembre, il Natale è imminente e non c'è modo migliore di fare gli auguri a tutti voi se non ricordarvi che praticamente ogni store online sta realizzando saldi e svendite colossali del proprio catalogo (ovviamente, in testa a tutti ci sono i saldi di Steam!). Buone vacanze e... cercate di non squagliare la carta di credito!

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Luca Signorini

Contributor

Luca gioca e scrive da quando ha scoperto le meraviglie del pollice opponibile. È giornalista ma soprattutto appassionato; non gli toccate Metroid, Stallone, i Black Sabbath e la carbonara e sarete suoi amici per sempre.

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