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Le news della settimana - articolo

Il casco per la realtà virtuale su PS4, le DirectX 12, Titanfall che spinge le vendite di Xbox One e molto altro...

Negli ultimi giorni il mondo dei videogiochi è stato messo in subbuglio dalle rivelazioni della GDC 2014, a partire dal grande ritorno della realtà virtuale nei videogiochi.

Con un colpo di scena, a dire il vero anticipato da numerosi rumor, Sony ha infatti annunciato il casco per realtà virtuale su PS4: al momento si chiama Project Morpheus (nome probabilmente non definitivo) e andrà dunque a scontrarsi con il suo già noto e pericoloso rivale, ossia quell'Oculus Rift destinato principalmente all'utilizzo PC e di cui, tra l'altro, proprio in questi giorni è stato svelata una nuova e migliorata versione 2.0.

Lo scenario è a metà tra il futuristico e il "vintage": a chi è sulla trentina, la situazione di fermento attuale ricorderà senza dubbio quel momento della storia (più o meno la metà degli anni '90) in cui sembrava che la realtà virtuale sarebbe stata il futuro praticamente di ogni cosa, non solo del gaming.

Un fenomeno supportato anche da film come "Il Tagliaerbe", che a rivederlo adesso sembra una demo tecnica brutta, ma all'epoca aveva fatto rizzare i peli delle braccia a praticamente tutti gli appassionati di tecnologia. Stavolta riuscirà il colpaccio di rendere davvero mass market la tecnologia della realtà virtuale?

Project Morpheus cambierà per sempre il modo di giocare? Oppure sarà soltanto l'ennesimo gadget costoso e inutile?

Sony sembra intenzionata a provarci con determinazione, ma molte cose ovviamente restano ancora da scoprire, a partire dal prezzo del nuovo casco, che potrebbe essere non proprio "budget" (anche se già circolano alcuni rumor, probabilmente del tutto infondati, che fissano il cartellino sui 250-300 dollari, una cifra simile a quella prevista per Oculus Rift).

"L'attuale fermento ricorda quel momento della storia (più o meno la metà degli anni '90) in cui sembrava che la realtà virtuale sarebbe stata il futuro..."

Restando in tema di rumor, sembra che la questione VR potrebbe interessare anche Microsoft, che secondo alcuni sarebbe già al lavoro su un casco simile per la sua Xbox One.

Insomma, da qui a 2-3 anni giocheremo tutti indossando degli elmetti che ci faranno sembrare dei perfetti idioti? Oppure la realtà virtuale flopperà di nuovo, probabilmente stavolta per non tornare mai più?

Sicuramente le prime dichiarazioni da parte degli sviluppatori non sono caldissime, a partire ad esempio da Ubisoft, che ha detto che non toccherà la VR nemmeno con un bastone fino a quando non ci sarà una base installata di almeno 1 milione di caschi. Alla faccia della voglia di sperimentare e innovare... caratteristiche sempre più rare nei grandi publisher. Vedremo comunque che sviluppi avrà la vicenda, senz'altro molto interessante.

L'implementazione di nuove API grafiche può portare a vantaggi di performance notevoli. Vedremo cosa succederà all'Xbox One quando saranno lanciate le DirectX 12.

Ma le novità, dalla GDC e non solo, ovviamente non si fermano qui. Innanzi tutto, Microsoft ha ufficialmente presentato le DirectX 12, ossia le nuove librerie grafiche (ma non solo) che sicuramente produrranno un discreto scossone nel mondo dello sviluppo, a cominciare proprio da quello per Xbox One, visto che la nuova console le potrà impiegare e probabilmente ne otterrà un discreto beneficio in termini di performance. Peccato che per vederle effettivamente all'opera dovremo aspettare almeno il 2015.

"A pochi mesi dalla loro uscita sul mercato, le nuove console sono già spremute praticamente al massimo delle potenzialità?"

Ancora Microsoft ha annunciato che, finalmente, a settembre Xbox One sarà disponibile in altri 26 paesi, andando dunque a completare un lancio che in parecchie aree, particolarmente dell'Europa del nord, si è fatto attendere parecchio. Notare che nella lista è presente anche il Giappone: stavolta Microsoft riuscirà a scalfire l'impenetrabile diffidenza del pubblico orientale? Staremo a vedere.

Nel frattempo, sono trapelati anche i dettagli di un nuovo aggiornamento software che andrà ancora a rifinire e migliorare le funzionalità della console, dunque i nostri cugini nipponici potranno almeno contare su un'esperienza più ottimizzata di quella che abbiamo avuto noi al lancio.

Le buone notizie per Xbox One proseguono con i primi dati relativi all'"effetto Titanfall": l'attesissimo fps multiplayer ha effettivamente spinto molto le vendite della macchina, almeno in UK: restiamo in fremente attesa dei dati mondiali per capire se Sony deve cominciare a preoccuparsi e, casomai, rispondere a tono.

InFAMOUS: Second Son è sicuramente molto bello da vedere, ma dobbiamo pensare che l'hardware della PS4 sia già sfruttato quasi al 100% e che nei prossimi anni non vedremo miglioramenti?

Di fronte a questo grande successo, probabilmente dispiacerà a Microsoft la notizia (per molti versi attesa) che Titanfall 2 non sarà un'esclusiva Xbox: i diritti di pubblicazione sono stati infatti acquistati da EA, che dunque andrà probabilmente a rilasciare il gioco su qualsiasi piattaforma abbia uno schermo (escluso il Wii U, ovviamente, che infatti ne ha due).

"Per molte personalità storiche del mondo dei videogiochi si fa sempre più difficile operare in un contesto industriale sempre più asfissiante"

Per un'esclusiva persa, comunque, Microsoft potrebbe guadagnarne un'altra: secondo un rumor peregrino, infatti, Resident Evil 7 potrebbe essere esclusiva Xbox One, così come è avvenuto per Dead Rising 3.

La domanda è: qualcuno sente già il bisogno di un settimo capitolo di Resident Evil? La serie Capcom, in chiara crisi di identità, continuerà a tornare ad oltranza finché non la abbatteremo e bruceremo con il fuoco, come gli zombie incazzosi del REmake GameCube? Scherzi a parte: speriamo che, se il nuovo capitolo effettivamente esiste, torni a regalarci un'esperienza più horror e meno "fps goes to Bollywood".

Per quanto riguarda i giochi in casa Sony, questa settimana è uscita una delle esclusive più attese in assoluto per la piattaforma PS4, ossia quell'inFamous: Second Son (la nostra recensione è qui) che, stando alle dichiarazioni dei suoi creatori, utilizzerebbe al 90% la scheda grafica della nuova PlayStation.

Il 26 settembre Xbox One uscirà nei paesi rimanenti, incluso il Giappone. Microsoft riuscirà a superare la storica ostilità del pubblico orientale?

Sicuramente si tratta di un gioco molto bello da vedere, ma come dobbiamo prendere questa affermazione? Come la solita sparata di marketing che mira a glorificare il lavoro compiuto, o come un'indicazione che già oggi, a pochi mesi dalla loro uscita sul mercato, le nuove console sono spremute praticamente al massimo delle potenzialità? Anche qui, solo il futuro saprà darci una risposta.

Concludiamo l'articolo con due news "vintage": la prima è il ritorno di Gauntlet, che probabilmente ha osservato una certa rinascita nel genere dei dungeon crawler e vuole dunque ora tornare a reclamare una fetta di successo, che probabilmente gli spetta di diritto in quanto esponente storico del genere.

La seconda riguarda Koji Igarashi, storico designer della serie Castlevania, che ha abbandonato Konami per lanciarsi in una sua avventura personale, menzionando l'idea di lanciare un progetto kickstarter per un gioco 2D. Apprezziamo la scelta, riconosciamo che per molte "personalità storiche" del mondo dei videogiochi si fa sempre più difficile operare in un contesto industriale sempre più asfissiante e gli facciamo un enorme in bocca al lupo!