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Life is Feudal MMO - prova

Quant'è dura la vita nel medioevo MMO!

Abbiamo recensito Life is Feudal Your Own nel lontano 2015 ed è ora il momento di dare uno sguardo a Life is Feudal MMO, una sorta di ampiamento dell'originale in direzione full multiplayer persistente. Da quanto visto nel gioco originale, la mossa è decisamente sensata visto che le meccaniche inserite e l'intera esperienza di gioco proposta ben si adattano al genere degli MMO e al concetto di videogioco sandbox multiplayer. Crescita in stile RPG, costruzione di comunità intorno ad agglomerati urbani, crafting ampio e dettagliato, e gameplay emergente basato sulle relazioni tra le persone, sono tutte caratteristiche interessanti e particolarmente adatte al genere.

Nella recensione del titolo originale abbiamo avuto modo di elogiare il comparto grafico, la profondità della simulazione e, in generale, un realismo estremo che dava all'intera esperienza un gusto 'survivalista' unico, offrendo anche prospettive di sviluppo per il giocatore praticamente infinite. Da un inizio da disperati naufraghi su una spiaggia, senza alcuna ricchezza né abilità, è possibile immaginare un futuro senza limiti; le possibilità offerte in LIFYO sono praticamente infinite e questo è parte integrante del fascino del gioco.

Purtroppo, o per fortuna, gran parte della progressione è legata a un grinding furioso e, francamente, miserabile. Se non si dispone di amici con cui giocare si è condannati a una vita con prospettive decisamente limitate, visto che anche solo mettere in piedi un abbozzo di fattoria diventa un'opera ciclopica. Questo era, ed è, Life is Feudal Your Own e da quanto stiamo vedendo e giocando, nella versione MMO è cambiato ben poco, con le differenze tra i due giochi confinate a pochi aspetti dell'esperienza.

Cover image for YouTube videoLife is Feudal: MMO - Open Beta Test Trailer

Il gioco si presenta sostanzialmente in maniera uguale, mantenendo la stessa struttura di base in quanto a crescita dei personaggi (legata alla pratica delle attività), combattimenti e sistemi di crafting (per questo potete tranquillamente fare riferimento ai giudizi espressi nella recensione di YO). Se questo è un bene per chi apprezzava l'impostazione originale, per altri potrebbe non esserlo visto che Life is Feudal MMO rimane ancorato a un'interfaccia macchinosa e a scelte che hanno effetti negativi sull'esperienza di gioco vera e propria.

Ad esempio, come YO, MMO ha mantenuto l'alternanza tra 'cursor mode' e 'free look'. Questo vuol dire che è necessaria la pressione di un tasto per uscire dalla modalità in prima/terza persona e attivare un cursore che permette di interagire con oggetti e menù contestuali. Si tratta di una scelta pessima, non tanto perché non sia utile quanto perché molti altri titoli hanno saputo 'insegnare' al software quando passare da una modalità all'altra senza richiedere al giocatore alcunché (World of Warcraft è solo il più famoso di questi titoli).

Un'altra impostazione che è rimasta sostanzialmente uguale è quella per cui i giocatori vengono catapultati nel mondo di gioco con pochissime informazioni, un tutorial scarno e scarsamente comprensibile e, in generale, un affidamento troppo pesante a risorse esterne. Per intenderci, dopo dieci minuti di gioco avrete già esaurito le informazioni che il software offre, e vi troverete a cercare disperatamente online le risposte alle più svariate domande. Questo non è un male in sé, ma lo diventa nel momento in cui si deve dedicare così tanto tempo alla ricerca delle informazioni invece che a giocare.

Nel primo villaggio che incontrerete potrete iniziare ad abbozzare la vostra vita di villico medievale…

Infine, dal passato sono rimasti anche i menù contestuali completamente testuali. State cercando una pietra focaia, un ramoscello o un albero da abbattere? Bene, dovete semplicemente fare clic destro su elementi grafici confusi e dai contorni non definiti e leggere il menù che viene visualizzato. Non riesco personalmente a pensare a nulla di meno realistico e più incline a rovinare l'immersione e l'illusione di realtà.

Ma vediamo di costruire un'idea dell'esperienza che oggi (il titolo è ancora in early access) Life is Feudal MMO ci offre nei primissimi minuti. Si inizia con la creazione del personaggio, e a di là di scelte estetiche quali la razza e l'apparenza, il mix di skill point è fondamentale. Anche qui è assolutamente necessario arrivare preparati (dopo aver studiato su varie risorse esterne al gioco, diponibili online) visto che il processo di reset degli skill point, pur essendo presente, non è affatto semplice. Inoltre, trovare la specializzazione giusta (e realizzarla in maniera efficiente) vi permetterà sia di sopravvivere meglio nelle fasi iniziali, sia di trovare gruppi di giocatori interessati a voi.

Il cuore della specializzazione sta nelle abilità di combattimento (che decidono quali armi potete usare e quali tecniche potete sbloccare) e di crafting. Queste ultime sono congegnate con diversi limiti che impediscono la creazione di personaggi 'tuttologi', ma garantiscono anche la possibilità d'iniziare un'esperienza basata sulla sopravvivenza. Investendo nelle skill giuste (digging è una di queste), potrete infatti iniziare a costruirvi una casa (processo comunque estremamente lungo e macchinoso, se si gioca da soli) e craftare un 'claim totem', ovvero un artefatto che certifica che possedete un piccolo appezzamento di terreno. Tutto ciò che rimane all'interno di detto claim è off-limits per gli altri giocatori (nel senso che non è possibile rubare né distruggere alcunché).

I combattimenti in Life is Feudal sono divertenti ed estremamente coinvolgenti ma servono gruppi di giocatori dediti e disposti a investire parecchio tempo.

Questa prima parte dell'esperienza vi porterà comunque subito a contatto con la cruda realtà di Life is Feudal, ovvero la presenza della 'PVP hour'. Durante quest'ora, in teoria, i claim e le varie proprietà diventano saccheggiabili, anche se rimangono le penalità alla reputazione (che, al massimo della severità, rendono i giocatori completamente indifesi al PVP in qualsiasi ora). Abbiamo scritto "in teoria" perché le regole sono in continua evoluzione e recentemente è stato instaurato il divieto perenne di attaccare lotti privati di piccole dimensioni. In generale, la politica degli sviluppatori sembra essere quella di agevolare gli scontri tra fazioni organizzate (aprendo le possibilità di looting al massimo) mantenendo però in sicurezza i giocatori alle prime armi.

La natura di Life is Feudal MMO è quella di Your Own ma, se possibile, ancora più spietata e aperta. Si tratta di un sandbox in cui la collaborazione tra giocatori sembra essere obbligatoria, più che consigliata. Questa impostazione 'purista' sembra però travalicare anche in ambiti in cui è molto meno accettabile, come l'accessibilità ai nuovi giocatori e l'interfaccia di gioco. Life is Feudal MMO avrà probabilmente la sua nicchia di incalliti appassionati, tutto sta a vedere quanto alta la barriera all'ingresso verrà posta, o percepita come tale dai giocatori.

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Davide Pessach

Contributor

Studia, scrive, videogioca da tanto, tanto tempo. Quando si annoia rimescola le carte e sposta le priorità, ma i tre ingredienti principali rimangono quelli . Obiettivi? Solo due: curiosità e divertimento.

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