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L'iPad 3 romperà la barriera dei 1080p?

A pochi giorni dalla presentazione, il Digital Foundry tenta alcune speculazioni sul prossimo tablet di Apple.

È giunto ancora una volta quel periodo dell'anno in cui l'attesa per un nuovo prodotto di Apple si fa spasmodica: la primavera 2012 non fa nessuna differenza visto che in molti si aspettano l'arrivo da parte dell'azienda di Cupertino della terza generazione di iPad: il motore dell'hype è già schizzato in modalità postbruciatore visto che sono già circolate informazioni su quello che sarà il nuovo display e la logic board dell'Ipad 3. Abbiamo messo tutto quanto insieme e ci siamo fatti un'idea approssimativa di quello che la nuova piattaforma di Apple sarà in grado di offrire.

Anche se si tratta di rumour, siamo portati a pensare che le fonti siano affidabili, vista anche la vicinanza della release. A differenza di altre aziende dedicate al videoludo, Apple si comporta generalmente all'opposto visto che non svela mai nulla fino all'ultimo momento, a volte annunciando un nuovo prodotto quando questo è già da mesi in catena di montaggio.

Effettivamente, le foto apparse sul tech site MicGadget sembrano effettivamente essere delle immagini prese di straforo dell'iPad 3 direttamente dalla fabbrica.

Non ci sono grosse novità nel design, ma il salto generazionale rispetto alla seconda versione riguarda la qualità del display: il pannello passerebbe infatti da un formato 4:3 a 1024x768 a un incredibile 2048x1536. Le implicazioni di questa evoluzione sono immense nell'utilizzo quotidiano visto che l'aumento della risoluzione sarebbe del 51% rispetto a un televisore al plasma o LCD che avete in casa, permettendovi di vedere film in HD con una qualità video superiore. Il tutto mantenendo le stesse dimensioni dell'iPad 2 attualmente in commercio.

"Il "Retina" display dell'iPad 3 passerebbe da un formato 4:3 a 1024x768 a un incredibile 2048x1536."

L'aumento della risoluzione sarebbe del 51% rispetto a un televisore al plasma o LCD che avete in casa, permettendovi di vedere film in HD con una qualità video superiore. Il rapporto è di quattro pixel a uno rispetto alla generazione precedente.

Anche se il rapporto pixel-per-pollice sarebbe inferiore a quello dello schermo montato sull'Iphone 4, non ci sono dubbi che, grazie allo schermo più largo da tenere a una distanza maggiore, il risultato finale dovrebbe essere assolutamente rimarchevole in termini di definizione e qualità dell'immagine.

La nuova risoluzione comporterebbe anche tutta una serie di implicazioni piuttosto plausìbili per quanto riguarda non solo l'estetica di icone e del sistema operativo ma anche dei formati video utilizzabili. Se questa sarà effettivamente la strada percorsa, con ogni probabilità Apple dovrà ripensare il formato dei contenuti video HD di iTunes. Gli attuali filmati a 720p su schermi del genere sarebbero praticamente dei francobolli se visualizzati in risoluzione nativa. Le voci circolate qualche tempo fa sul fatto che Apple stesse preparando il passaggio a un servizio denominato HD+ con contenuti a 1080p prende tutta un'altra consistenza alla luce di queste considerazioni, e viene confermato dal fatto che l'azienda di Cupertino sta lavorando a display Apple TV integrati che verranno lanciati sul mercato nel prossimo futuro.

la terza considerazione riguarda la telecamera montata di serie sull'iPad 2 che supporta al massimo la cattura di filmati a 720p a 30 frame al secondo. Ottimo per il display esistente, molto meno nel caso di un upgrade così consistente per quello di terza generazione: per questo motivo l'arrivo di una telecamera in grado di gestire in maniera nativa la cattura di filmati in HD è più che plausibile.

Il misterioso A5X: quad core o no?

Qui potete vedere la foto della misteriosa logic board e del relativo chipA5X SoC (System on Chip) che ha suscitato molto interesse tra gli appassionati. Il concetto di fondo è che, a giudicare dalle sigle, il nuovo processore che gestirà il tablet dovrebbe essere un upgrade incrementale di quello già montato su Iphone 4S e iPad 2 e non una versione completamente nuova. Molti obiettano che una semplice versione potenziata di un processore A5 dual core potrebbe non essere sufficiente a gestire un display di quel genere.

In realtà, la transizione dalla famiglia di processori A4 all'A5 è stato un vero e proprio salto generazionale in termini di performance; certo, il numero di processori Cortex A9 si è duplicato ma la vera novità riguarda il chip grafico SGX535, sostituito di sana pianta da una nuova architettura dual-core targata IMG, la società creatrice del PowerVR. L'aumento prestazionale della CPU di base era ovvio, ma è stato sul fronte della gestione video che si è notato un reale miglioramento delle prestazioni. L'A5 è riuscito a garantire un aumento di potenza rispetto all'originale da quattro a nove volte. È lecito quindi attendersi che i requisiti così pressanti di un nuovo schermo siano gestiti allo stesso modo con l'introduzione di un nuovo chip video targato Power VR.

"È lecito quindi attendersi che i requisiti così pressanti di un nuovo schermo siano gestiti allo stesso modo con l'introduzione di un nuovo chip video targato Power V."

Tutti si aspettavano l'introduzione di un chip A6 sul prossimo iPad 3: il fatto che il nuovo processore possa chiamarsi 'A5X' suggerisce un aggiornamento della CPU montata sull'iPad 2 piuttosto che una piattaforma completamente nuova. Una combinazione processore/chip grafico caratterizzata da un quad core ARM Cortex A9, affiancato a un'unità PowerVR SGX543 da tre o quattro core, è molto probabile.

La scelta di effettuare un upgrade incrementale è effettivamente la più sensata visto che l'A5 è sicuramente una GPU facilmente scalabile: probabilmente Apple ha pensato già molto tempo fa alla possibilità di aggiungere un terzo o quarto core grafico da far girare a una frequenza superiore per gestire le richieste di uno schermo così avanzato. Anche lo spazio non dovrebbe essere un problema, visto che la generazione attuale di A5 nasce con un procedimento costruttivo a 45 nanometri e non dovrebbero esserci grossi problemi da parte di Samsung a scalarlo a 32, permettendo quindi gli stessi ingombri e il medesimo consumo energetico.

In effetti è piuttosto improbabile che Apple mantenga ancora un processore dual core per il chip A5X, visto che altre prove sembrerebbero confermare l'adozione di un chip quad-core. Su BGR.com una schermata di boot identifica l'A5X con il numero di modello S5L8945X (l'A4 era S5L8930X, mentre l'A5 portava come sigla S5L8940X). Anche gli sviluppatori della versione beta delle nuove revisioni dell'OS hanno avuto la possibilità di testare applicazioni ottimizzate per una piattaforma multiprocessore. Se si tratti di una versione quad core del chip A9 o di una soluzione maggiormente customizzata è tutto da vedere.

L'ARM A15 'Eagle' e il PowerVR 'Rogue' saranno il motore della Next-Gen A6?

Quindi, se il nuovo processore è così performante, perchè non chiamarlo direttamente A6? Qual è il vero significato della sigla A5X? Una rapida occhiata al futuro della tecnologia mobile mette tutto nella giusta prospettiva, visto che la marcia dell'evoluzione tecnologica è inarrestabile: ARM sta lavorando alla sua architettura A15 "Eagle", mentre le GPU di IMG denominate "Rogue" stanno per essere svelate al grande pubblico. Aggiungere ulteriori core a una tecnologia collaudata è solo un miglioramento incrementale, e proporsi con chip completamente nuovo e molto più potente è in realtà tutta un'altra storia.

"Aggiungere ulteriori core a una tecnologia collaudata è solo un miglioramento incrementale, e proporsi con chip completamente nuovo e molto più potente è in realtà tutta un'altra storia."

L'iPad 3 sarà sicuramente un tablet potente ma rimane da vedere come si comporterà se paragonato alla concorrenza: Sony sta lavorando al NovaThor di cui il modello A9600 28nm rappresenta quel genere di salto prestazionale che ci si poteva attendere da un A6 su una macchina Apple. Una semplice occhiata alle specifiche tecniche ci conferma che questi dispositivi metteranno a disposizione dell'utente una potenza di calcolo molto simile a quella che oggi abbiamo nella generazione corrente di console casalinghe, almeno per quanto riguarda le prospettive dell'elaborazione grafica.

Tutto ciò è ovviamente molto interessante, ma è improbabile che i prodotti che arriveranno sugli scaffali dei negozi disporranno di tutta questa potenza di calcolo, perlomeno fino all'anno prossimo. La tecnologia è disponibile già oggi ma il prezzo di un chip realizzato con un processo costruttivo a 28 nanometri è ancora fuori dalla portata delle tasche del mercato mainstream. Saranno le capacità video del nuovo iPad 3 a tenere banco nei prossimi mesi e sarà molto interessante analizzare le prestazioni di un tablet già eccellente che promette di rompere nuove barriere nella tecnologia mobile.

Traduzione a cura di Matteo "Elvin" Lorenzetti.

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Richard Leadbetter

Technology Editor, Digital Foundry

Rich has been a games journalist since the days of 16-bit and specialises in technical analysis. He's commonly known around Eurogamer as the Blacksmith of the Future.

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