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Lips

E vai col karaoke!

Se, come dicono i poeti, la musica è il raffinato cibo dell'amore, cos'è esattamente il karaoke? Può essere definito, se non si è particolarmente dotati musicalmente, il piacere perverso ma comunissimo di rendersi colpevolmente ridicoli? E' quindi, forse, il kebab del corteggiamento? Il trancio di pizza della passione?

Si, ho scritto "piacere perverso ma comunissimo" perchè, fino a qualche anno fa, non era così frequente trovare locali (e soprattutto persone) disponibili a confontarsi con stonature, brani difficili e spesso fuori portata. Oggi il karaoke è stato riabilitato, un po' sulla scorta degli exploit televisivi di perfetti sconosciuti, talvolta bravissimi, e un po' in virtù dell'immancabile desiderio comune a molti esseri umani di trovarsi al centro dell'attenzione per i famigerati 15 minuti di popolarità.

E dopo la riabilitazione è diventato immediatamente una sorta di "classico", non certo comune nei locali fighetti, ma abbastanza diffuso da essere accettato da tutti, forse anche grazie al successo di SingStar che ha reso disponibile le stesse meccaniche del karaoke in molte case dove su può cantare un pezzo dei Bee Gees tre ottave più in basso senza il rischio di fare figure imbarazzanti.

Cavolo... Tre paragrafi di introduzione e non ho ancora cominciato a parlare della cosa principale: il gioco. Ma bisogna spiegare per forza qual'è lo scenario e quali sono i motivi che rendono SingStar il vero peso massimo della categoria, malgrado si appoggi ancora su di una tecnologia che si è evoluta (se l'ha fatto) con estrema lentezza. Dove se ne sta nascosto il segreto di SingStar? Con molta probabilità nella tonnellata di dischi a supporto della versione per PS2 e nelle centinaia di brani disponibili online per l'edizione PS3.

Questa dotazione rappresenta l'ostacolo maggiore da scavalcare per la matricola Lips perchè, come è facile intuire, ogni gioco in stile karaoke vive (e muore) della forza del suo repretorio. Potrai anche realizzare il titolo tecnologicamente più avanzato del mondo, ma il 99% della decisione che lo farà scegliere sarà influenzato dalla quantità e dalla varietà delle canzoni disponibili.

In generale, specie quando si gioca in coppia, lo schermo è molto più affollato di così. Quando cantate bene si riempie di un sacco di roba che non c'entra nulla.

A complicare le cose ci si mettono anche i gusti delle persone che, per definizione, sono diversi e... personali, appunto. Se al mondo esistono individui che ritengono accettabile cantare in pubblico una canzone di Celine Dion, è necessario riuscire a piacere sia a questi malati sia a chi invece non vede l'ora di sputare le tonsille su di un vecchio classico del rock.

Scorrendo la lista dei 40 brani contenuti in Lips si nota un tentativo valido di proporre molta varietà. E' piuttosto probabile che quasi tutti riusciranno a trovare qualcosa di abbordabile, ma è altrettanto vero che la maggior parte delle persone troveranno solo tre o quattro brani che vorranno cantare davvero. Il risultato è che il successo di Lips dipenderà moltissimo dalla quantità e dalla qualità dei download che saranno disponibili dopo la sua uscita. Se ci sarà un rapido aggiornamento della libreria delle canzoni, con una trentina di brani alla settimana disponibili a prezzi ragionevoli, in modo da pareggiare (o addirittura sorpassare) la proposta di SingStar, Lips sarà un prodotto vincente. Se le cose non andranno in questo modo... beh, Microsoft avrebbe anche potuto evitarsi il disturbo.

Sistemato il 99%, c'è molto da dire sul rimanente 1% del potenziale successo di Lips e cioè sul gioco in sè e sulla tecnologia che lo muove.

Nel caso in cui ve lo domandaste, Morten Harkett degli A-Ha ha realizzato 2,5 milioni di punti cantando la sua Take On Me, che il gioco identifica come uno dei brani più difficili. Beccati questo e porta a casa, Duffy!

Mentre è facile fare i sostenuti e accusare Microsoft di aver copiato SingStar (è facilissimo perchè è verissimo...), Lips non può essere accusato di essere un clone diretto del titolo Sony rappresentando, invece, quello che tutti avremmo voluto diventasse nel corso degli anni. Dopo averlo provato possiamo azzardare l'ipotesi che gli sviluppatori di Lips abbiano fatto un'indagine di mercato estremamente accurata, cercando di capire cosa mancava di più ai giocatori di SingStar per poi realizzarlo e inserirlo nella loro versione. E' solo un'ipotesi, ma a dando un'occhiata in giro ci vuole poco a considerarla più che plausibile.

Punto primo: il microfono wireless. SingStar lo ha promesso per la versione PS3, ma alla fine non ce l'ha fatta. Lips regala invece grandi soddisfazioni con un device bello tosto, dotato tra l'altro di led blu che fanno una certa scena...

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Stefano Vanini

Contributor

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