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L'Italia nella top five dei pirati

Insieme a Spagna e Francia.

Secondo un nuovo studio, il 54% dell'attività globale di condivisione illegale di giochi si svolge in cinque paesi: Italia, Francia, Spagna, Cina e Brasile.

L'indagine, condotta dall'ente statunitense Entertainment Software Association e riportata da Gamasutra chiede che 33 nazioni siano inserite nella lista dei paesi che non adottano adeguate misure di sicurezza volte a combattere la violazione del copyright.

Secondo lo studio dell'ESA, la circolazione di giochi pirata nei cinque paesi citati raggiunge livelli "straordinariamente alti", con 78 milioni di connessioni peer-to-peer registrate su un totale mondiale di 144 milioni.

"La nostra industria continua a crescere negli Stati Uniti ma la pirateria ostacola la crescita in numerosi paesi tra i quali l'Italia, la Cina, la Spagna, il Brasile e la Francia", ha dichiarato il presidente dell'associazione Michael Gallagher.

La Spagna, secondo lo studio, sarebbe ancora caratterizzata da una cultura eccessivamente permissiva nei confronti della pirateria, mentre Italia e Brasile si stanno muovendo per risolvere il problema.

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Nicola Congia

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