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Lost Planet 2

E.D.E.N. III, dieci anni dopo...

A un tratto sono infatti entrati in scena dei soldati di una fazione nemica, il cui obiettivo era quello di impedirci di distruggere la miniera: a questo punto ci siamo dunque trovati di fronte a un nuovo obiettivo, ovvero quello di attivare quattro unità di controllo e di mantenerle in funzione per 90 secondi. Facile? Nient’affatto.

Abbiamo infatti dovuto vedercela contro vere e proprie ondate di avversari pronti a tutto pur di ostacolarci, e resistere fino allo scadere del timer ha richiesto l’utilizzo di tutta la potenza di fuoco disponibile su questo campo di battaglia improvvisato: mitragliatrici originariamente sviluppate per i VS che fanno il loro graditissimo ritorno, potentissimi bazooka le cui esplosioni risultano ancora una volta splendide da vedere e tante, tantissime granate.

Raggiunto finalmente l’obiettivo si è poi attivata un’appariscente sequenza “condita” da alcuni QTE (ebbene sì, anche Lost Planet 2 li avrà). Questa breve missione è solo un banale esempio di ciò che vi aspetta… con il passare delle ore tutto si farà molto più entusiasmante e impegnativo. Procedendo nell’avventura dovrete infatti cimentarvi in numerose, titaniche battaglie contro Akrid grandi e potenti, la cui eliminazione richiederà tempo e fatica. Insomma, preparatevi al peggio!

Abbattere nemici come questo richiederà un grande gioco di squadra... niente lupi solitari qui!

La missione descritta poc’anzi è inoltre stata utile per capire quanto e come la cooperazione sia fondamentale ai fini della progressione. Potendo contare solo sull’IA, gli scontri a fuoco sono nettamente più complessi (e questo nonostante i soldati siano discretamente abili), ma nel caso in cui si abbia la possibilità di condividere l’esperienza con i propri amici, tutto si fa più appassionante e, soprattutto, divertente.

Strutturalmente il titolo non proporrà veri e propri cambiamenti o innovazioni rispetto al suo predecessore, avvalendosi di un gameplay che, seppur in parte ottimizzato, sarà senz’altro familiare a tutti gli appassionati della serie. Le azioni disponibili sono infatti le stesse del precedente capitolo: X (o quadrato) per lanciare il rampino, A (o X) per saltare, B (o cerchio) per un attacco corpo a corpo, LT (o L2) per lanciare delle granate, RT (o R2) per sparare, e infine la pressione dello stick analogico destro per ricaricare. Tutto è rimasto invariato e, come nel caso di LP, un po’ “macchinoso”, ciononostante la gestione del personaggio si dimostra comunque sufficientemente solida per garantire un’esperienza di buon livello.

Abbattere un VS sarà ancora una volta molto, molto complicato.

Sul versante tecnico, infine, il titolo mostra diversi passi avanti rispetto al primo capitolo del franchise, grazie a un comparto grafico decisamente più dettagliato e curato (e questo anche grazie alla varietà delle ambientazioni proposte). L’intera avventura non si svolgerà infatti solo in mezzo alla neve ma anche in fitte giungle dove la vegetazione, realizzata con grande cura, rappresenterà una cornice ideale per affrontare molti dei titanici boss sviluppati dai ragazzi di Capcom.

“Bigger, better and more badass”. Questa celebre frase di CliffyB racchiude alla perfezione la vera essenza di Lost Planet 2. Grazie a una notevole ottimizzazione dell’intero concept di gioco e una struttura volutamente orientata verso la condivisione dell’esperienza, il titolo si preannuncia infatti tanto longevo quanto emozionante. La mancanza di vere e proprie innovazioni potrebbe senz’altro rappresentare un limite per chiunque fosse in cerca di una ventata di freschezza, ciononostante qualsiasi appassionato del franchise andrà senz’altro incontro a un’esperienza unica. Tenetelo d’occhio!