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Lost Saga: una rissa da 120 personaggi! - prova

Un amore italo-coreano.

Milano - L'Italia è un po' il fanalino di coda europeo in fatto di videogiochi ed è sempre più frequente nei press tour condividere lo schermo coi cosiddetti paesi emergenti (Grecia, Turchia, Medio Oriente). Fa quindi piacere quando, per una volta, un publisher ci dice che siamo il suo primo mercato.

A quanto pare, infatti, i nostri connazionali hanno sviluppato una curiosa passione per Lost Saga, MMO brawler free to play sviluppato dai coreani di Nexon, noti ai più per il grande successo di Maple Story. Invitati nell'elegante Chateu Monfort di Milano abbiamo quindi goduto di una presentazione approfondita del titolo in questione, scoprendone degli interessanti punti di forza dai quali non è difficile intuire l'appeal sul pubblico tricolore.

Il gameplay di Lost Saga è decisamente accessibile: immaginiamo delle arene nelle quali si scontrano un numero variabile di combattenti (da 2 a 8) con l'obiettivo di ridurre al minimo i punti vita degli avversari o di farli volare fuori dal ring. Il parallelo con la serie di Super Smash Bros. viene fatto più volte durante la presentazione, anche se sembra più che altro utile a dare un'immagine ludica che non a codificare un gameplay sensibilmente diverso, visto che le similitudini terminano praticamente subito.

I personaggi proposti sono veramente tanti, anche se poi rientrano tutti nelle tre classi base.

I (moltissimi) personaggi di Lost Saga non hanno tutte le opzioni offensive e difensive del classico Nintendo, potendo godere solo di un attacco base e di quattro mosse speciali a testa, tra l'altro soggette a dei cooldown piuttosto lunghi e dunque relegate ad un utilizzo esclusivamente saltuario. Per la maggior parte del tempo ci si ritrova dunque a saltellare per lo schermo alternando parate ed attacchi, pronti a sferrare i colpi speciali al momento migliore per cogliere di sorpresa l'avversario (o gli avversari) ed averne ragione grazie a potenti e rapide combo.

"Il parterre di combattenti è particolarmente ampio e in effetti conta più di 120 personaggi"

Dicevamo che il parterre di combattenti è particolarmente ampio e in effetti conta più di 120 personaggi, il cui equipaggiamento può essere arricchito da un centinaio di oggetti diversi (si tratta di vestiti capaci di offrire poteri particolari) in 10 modalità di gioco e 20 diverse mappe. Non male per un download di soli 800 megabyte. Non possiamo garantire che tutti e 120 i lottatori siano incredibilmente diversi l'uno dall'altro, ed in effetti questi si riducono alle solite classi (mischia, magica e supporto) che di fatto ridimensionano l'offerta, ma si tratta comunque di un numero decisamente alto e che dovrebbe essere in grado di soddisfare praticamente chiunque.

Abbastanza standard anche la ripartizione della difficoltà, coi personaggi da corpo a corpo più accessibili, seguiti da maghi e arcieri che comportano la necessità di una maggiore attenzione al posizionamento, e infine la classe di supporto con quel minimo di tattica richiesta per risultare effettivamente utile in combattimento.

I combattenti melee sono i più facili da usare, giusto un pelo sotto al limite del button mashing.

Come nei più classici dei free to play, combattendo si ottengono crediti che possono essere spesi per sbloccare i personaggi per un determinato tempo (che in Lost Saga è misurato in ore di gioco effettivo), ferma restando la possibilità di utilizzare la valuta reale per farli propri vita natural durante (circa 9 Euro a lottatore), anche se ci è stato assicurato che per la maggior parte delle esigenze i crediti guadagnabili giocando sono più che sufficienti. Probabilmente diventa un po' più difficile mantenere un roster ricco senza spendere soldi veri, ma finché gli investimenti rimangono ragionevoli sono anche giustificati dal tempo passato a giocare.

"Combattendo si ottengono crediti che possono essere spesi per sbloccare i personaggi per un determinato tempo"

Tra le varie modalità troviamo sia i classici scontri uno contro uno e a squadre in arene bidimensionali, che l'opzione di imbarcarsi in avventure PVE nelle quali combattere creature e boss guidati dall'intelligenza artificiale in compagnia di altri giocatori. Forse è proprio questa offerta varia ad avere conquistato il pubblico italiano tanto da far diventare il nostro paese il principale mercato del titolo, e spingendo Nexon ad aprire una pagina Facebook nella nostra lingua e a localizzare sia il gioco che il sito internet.

Il passo successivo nei piani della compagnia coreana è probabilmente l'organizzazione di tornei organizzati, vista l'introduzione di una modalità spettatore che permette di studiare le tattiche degli altri giocatori, ed il supporto integrato al live streaming su Twitch ed all'upload dei video delle partite su YouTube. Un occhio di riguardo al videogiocare sociale, che appare fondamentale per avere successo in un mercato molto competitivo e ricco di proposte a contendersi i favori del pubblico.

Per le mosse speciali la telecamera gira attorno al personaggio evidenziando il climax dello scontro.

Provare Lost Saga non costa niente, e il suo gameplay accessibile ma ricco di spunti per essere approfondito potrebbe conquistare le preferenze di chi volesse avvicinarsi ad un gioco dalla forte community e dalla ricca componente sociale. Il titolo di Nexon è dunque adatto a chi stia cercando un passatempo semplice ma accattivante, in vista di un futuro eventuale sviluppo nel mondo delle competizioni organizzate.

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Alessandro Arndt Mucchi

Contributor

Giocatore cronico, lettighiere notturno, cuoco discreto, giurisprudente perplesso, musicista part-time, giornalista dal 2006. Da sempre esperto di versetti.

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