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Mario Party 10: il re dei party games è tornato - recensione

Aggiungi un posto a tavola, che c'è un Amiibo in più.

Eccoci tornati a parlare di Mario Party 10! Dopo l'anteprima di qualche settimana fa, è arrivato il momento di scoprire se l'ultimo party game di Nintendo vale davvero la pena di essere acquistato. Senza troppi giri di parole e considerando il fatto che molti di voi avranno già sbirciato il voto a fondo pagina, possiamo dirvi che anche questa volta la collezione di minigiochi dedicata a Mario & Co. è riuscita a superare se stessa.

Mario Party 10 porta con sé una serie di novità in grado di dare una ventata d'aria fresca alla serie, prendendo però in prestito alcuni elementi introdotti per la prima volta in Island Tour, l'ultimo episodio uscito in ordine cronologico. Partiamo quindi con l'inedita modalità Amiibo Party, che si rifà grosso modo a quelle dei primi capitoli della serie dove ogni giocatore deve conquistare quante più monete e stelle possibili per conto suo, con la sola differenza che i tabelloni sono un po' più piccoli e veloci da completare.

Nonostante Nintendo abbia recentemente lanciato una serie di statuine dedicata a questo titolo, se siete in possesso di una qualsiasi variante dei 12 personaggi inseriti nel gioco, non avrete problemi ad utilizzarle ugualmente come vere e proprie pedine.

Gli Amiibo fungono anche da chiavi per sbloccare bonus giornalieri, tabelloni extra, basi a tema per le pedine e monete, ma è bene precisare che tutti i modelli distribuiti sul mercato finora sono completamente compatibili con Mario Party 10, sebbene quelli provenienti da altre serie vi faranno ottenere contenuti meno interessanti.

La possibilità di creare piccoli quadretti coi personaggi Nintendo e condividerli su Miiverse è senza dubbio una trovata che i più piccoli troveranno divertente.

L'altra modalità che debutta in Mario Party 10 è Bowser Party, che vede un giocatore prendere il controllo del Re dei Koopa e grazie al GamePad deve cercare di raggiungere ed eliminare tutti i suoi avversari prima che raggiungano la fine del tabellone.

Durante le partite che abbiamo fatto giocando nei panni di Bowser, però, abbiamo constatato che spesso e volentieri il gigante è favorito rispetto al gruppo rivale, potendo lanciare i quattro (o cinque) dadi a disposizione, e addirittura rilanciarli nel caso il risultato ottenuto non fosse sufficiente per raggiungere gli avversari.

Per il resto Bowser Party è una divertente alternativa che sfrutta il GamePad in modi interessanti, come il doverlo sollevare tenendo premuti i grilletti per lanciare i dadi, oppure per piazzare segretamente trappole su alcune caselle del tabellone. In questo caso i nemici che ci capiteranno sopra saranno chiamati ad affrontare sfide molto impegnative, che mettono seriamente a rischio le stelle ottenute fino a quel momento.

Se vi state chiedendo il perché non abbiamo ancora menzionato la classicissima modalità Mario Party non preoccupatevi, visto che oltre ad essere presente è ancora una volta il cuore del titolo Nintendo. L'unica differenza sostanziale è che in questo nuovo episodio tutti i partecipanti si muovono contemporaneamente a bordo di una vettura, mentre i vari dadi (standard e speciali) vengono lanciati a turno a seconda dell'ordine stabilito ad inizio partita.

La grafica non sarà l'aspetto più importante di Mario Party 10 ma anche questa volta il lavoro svolto da Nintendo è da lodare.

Ma non è tutto, perché sbloccando i sei lucchetti mostrati sullo schermo del GamePad (a cui corrispondono le sei facciate del dado), partirà un evento speciale che varierà a secondo del tabellone che si sta affrontando. Nel caso si stia viaggiando tra le lande di Bowser per esempio, la grassa tartaruga spinosa lancerà degli scagnozzi su alcune caselle (che andranno poi saggiamente evitate), oltre che a rubare un gran numero di stelle allo sfortunato concorrente che ha aperto l'ultimo lucchetto.

La Sala di Toad funge invece da negozio dove acquistare diversi oggetti e contenuti bonus con i punti Mario Party accumulati durante il gioco. Nello shop si trovano brani della colonna sonora (riproducibili poi nella sezione dedicata), veicoli da utilizzare sui tabelloni e soprattutto due personaggi segreti di cui ci asteniamo dal rivelare l'identità.

È possibile inoltre accaparrarsi scenografie e modelli poligonali dei protagonisti per usarle nello studio fotografico, luogo dove creare delle simpatiche foto da condividere poi su Miiverse, oppure da rivedere nell'album fotografico. Sebbene il tutto sia fine a se stesso, costruire le proprie diapositive è un passatempo che i più piccoli apprezzeranno sicuramente, potendo modificare diversi aspetti come la messa a fuoco, la posizione e la grandezza dei personaggi.

Concludiamo col parlare dei giochi extra, piccole e divertenti sfide dalla durata variabile (da uno a quindici minuti), perfetti per coloro che vogliano cimentarsi in sfide veloci sia da soli che con gli amici. I minigiochi includono un puzzle in stile Tetris che sfrutta anche le funzionalità del GamePad, la classica partita a tennis e le cosiddette Sfide Bowser, prese direttamente dalla modalità Bowser Party.

In Amiibo Party è possibile utilizzare le statuine della propria collezione per sbloccare mini tabelloni inediti e diversi contenuti bonus.

Un'altra aggiunta benvenuta è quella dei cinquanta obiettivi che fungono in maniera simile ai trofei e agli achievement presenti sulle altre console. Si va dal completare tutte le modalità all'ottenere un doppio KO in un minigioco, oppure collezionare un determinato numero di stelle e così via.

Completandole si ricevono come premio preziosi punti da spendere nel negozio di Toad, fortuna che per ottenerle tutte non bisognerà fare i salti mortali come in certi giochi, ma sono comunque richieste parecchie partite in compagnia.

In definitiva questa ennesima incarnazione di Mario Party è senza alcun dubbio la migliore disponibile ad oggi, nonché un acquisto obbligato se avete la fortuna di avere qualche amico dotato di Wiimote. Il divertimento in questo caso è proporzionato al numero di persone che riuscirete a coinvolgere nella serata, quindi valutate bene la questione prima di fiondarvi nei negozi o sull'e-shop.

Complimenti allora a Nintendo per aver confezionato (ancora una volta) un prodotto sicuramente in grado di divertire ma anche ricco di contenuti inediti e che sfruttano il GamePad in modi differenti. Siamo curiosi di vedere come il colosso di Kyoto evolverà la serie nel prossimo, presumiamo scontato, episodio che con molte probabilità vedrà la luce sulla prossima console della Grande N.

8 / 10

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Mario Party 10

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Manuel Stanislao

Contributor

Manuel muove i primi passi nel mondo videoludico all’età di 8 anni, dopo essere rimasto stregato dal NES del vicino di casa. Nel 2010 entra a far parte di JAVS, per poi approdare ad Eurogamer nel tardo 2011 grazie a un'ignota congiunzione astrale.

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