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Mario + Rabbids Kingdom Battle: Donkey Kong Adventure - prova

Più di un semplice DLC.

Milano - Il successo che ha travolto Ubisoft Milano dopo Mario + Rabbids Kingdom Battle è stato incredibile. Da team satellite impegnato a sviluppare parti di gioco per conto di altri in quel grande puzzle che è Ubisoft, Soliani e soci si sono trovati a capo di un progetto che ha avuto la fortuna di raccogliere immediatamente consensi da parte di critica e pubblico. Come se non bastasse, il Creative Director è diventato una vera e propria stella del panorama mondiale che scambia convenevoli e frivolezze coi personaggi più in vista di questa industria.

Una bella favola che come sempre dietro il "vissero tutti felici e contenti" nasconde una realtà un po' diversa, fatta di ore piccole e straordinari. Lo studio milanese, infatti, doveva onorare gli impegni presi con il DLC e per farlo avrebbe dovuto creare, oltre a nuove sfide e missioni cooperative, anche un nuovo pezzo di storia. Le possibilità erano due: aggiungere qualche livello in modo da prolungare l'esperienza originale o pensare a qualcosa in grado di espandere il gameplay e il roster dei personaggi coinvolti?

L'ambizione del team milanese non poteva che far propendere per la seconda ipotesi. Ecco quindi che un semplice DLC si è trasformato in Mario + Rabbids Kingdom Battle: Donkey Kong Adventure, una nuova avventura indipendente ambientata nell'universo di Mario + Rabbids. Indipendente nella struttura, non nel modello economico. Per poter giocare alla nuova avventura con Donkey Kong occorrerà infatti possedere il gioco originale e aver completato almeno il primo capitolo.

Donkey Kong garantisce una mobilità senza precedenti.

Le premesse narrative sono semplici: al posto di proseguire con Mario e soci, la simpatica Rabbids Peach viene sbalzata da Rabbid Kong su di una misteriosa isola piena di banane e primati che indossano una cravatta rossa. La bella e carismatica principessa non impiega molto a fare amicizia con il più gagliardo di questi, Donkey Kong, oltre che con la versione conigliesca di Cranky Kong. Ovvero il Donkey Kong originale, quello che combatté con Jump Man nel gioco da bar.

Ecco quindi la prima novità: in Mario + Rabbids Kingdom Battle: Donkey Kong Adventure non dovremo scegliere i combattenti tra un ricco cast di personaggi. La nuova avventura sarà modellata, infatti, intorno a Donkey, Peach e Cranky. Questo, da un lato, potrebbe limitare un po' la varietà di approcci possibili, ma dall'altro ha dato al team la possibilità di disegnare missioni su misura di questi personaggi. Così da valorizzarne le abilità.

Se Rabbids Peach e le sue abilità curative le conosciamo, dovremo imparare a familiarizzare con i due scimmioni e le loro capacità. Donkey Kong, per esempio, può arrampicarsi ovunque senza la necessità di tubi o trampolini. In determinati punti, inoltre, può spostarsi da una piattaforma all'altra utilizzando delle liane per superare anche i baratri più ampi.

La colonna sonora è stata completamente rifatta rielaborando le classiche musiche di Donkey Kong Country.

Oltre che su questa agilità DK può contare sulla sua incredibile forza. Questa gli consente di scaraventare in giro per i livelli i compagni di squadra, i nemici e persino le coperture. Capire come sfruttare queste abilità sarà la chiave per vincere le battaglie, anche perchè l'abilità di Rabbid Cranky di sparare in volo si attiva principalmente grazie ai lanci di Donkey Kong.

Un raggio d'azione delle armi limitato bilancerà questa potenza. La banana boomerang, infatti, non infligge molti danni, anche quando utilizzata durante la guardia. Discorso diverso per i pestoni sul terreno, un colpo dalla forza straordinaria ma dal raggio davvero limitato. Per poterli sfruttare al massimo, DK può usare le conga per avvicinare i nemici nel raggio d'ascolto.

L'arma di Cranky invece è dotata di un raggio ampio, è potente ed è capace di colpire tutto ciò che si trova di fronte a essa. Dopo un salto in testa, la vecchia scimmia può compiere un ulteriore balzo e atterrare con uno schianto in grado di infliggere molti danni oltre che ghiacciare i nemici. La possibilità di entrare in guardia o di addormentare i nemici entro un raggio limitato completano il suo repertorio.

Non mancheranno i classici momenti umoristici della produzione di Ubisoft Milano.

Grazie a queste rinnovate capacità, quelli che potrebbero sembrare dei "classici" livelli di Mario + Rabbids assumono un'altra faccia. Sarà principalmente la dinamicità di Donkey Kong a cambiare le carte in tavola: non solo lo scimmione può volare da una parte all'altra della mappa, ma può portare con sé un compagno o persino privare un nemico di una copertura. Sarà anche possibile prendere un avversario e scaraventarlo fuori dallo schermo.

Grazie agli alberi delle abilità e ad un ripensamento delle armi, inoltre, Ubisoft Milano darà modo ad ognuno di personalizzare lo stile della propria squadra. Ogni bocca da fuoco, per esempio, avrà un bonus piuttosto potente contro un determinato avversario. In questo modo armi che sembrano meno forti di quella equipaggiata, in realtà in alcuni livelli potrebbero essere più utili del previsto.

Questo perchè, come dicevamo, l'avere una squadra fissa ha consentito agli sviluppatori di costruire le battaglie intorno alle loro abilità. In questo modo per battere gli avversari più complessi, come i boss, per esempio, dovremo essere bravi a capire la chiave di lettura data dagli sviluppatori e sfruttare le abilità di DK e soci di conseguenza.

Obbligare i giocatori ad utilizzare personaggi specifici consente agli sviluppatori di creare battaglie cucite sopra gli eroi.

Occorre ricordarsi che Mario + Rabbids Kingdom Battle: Donkey Kong Adventure, nonostante le novità, è pur sempre un DLC. Quindi non occorre stupirsi se dal punto di vista tecnico o contenutistico l'espansione non introduce nulla di particolarmente rivoluzionario. Si parla di una tipologia di nemici che passa il tempo a fuggire e non a combattere, nuovi obiettivi per le missioni e qualche arma dagli effetti strampalati. Inoltre il gioco originale non è stato per niente toccato, in modo da non sbilanciare un'esperienza ben confezionata.

Dove Ubisoft Milano si è impegnata è nel costruire una mappa completamente originale, grande come la metà di quella di Kingdom Battle, divisa in quattro ambientazioni principali. A questa aggiungiamo una colonna sonora nuova di pacca, sempre firmata da Grant Kirkhope, ben contento di reinterpretare le sonorità che aveva ideato per Donkey Kong Land 2 e Donkey Kong 64, e il solito amore riversato in ogni dettaglio del gioco.

Rabbid Cranky, per esempio, parla in un modo totalmente diverso da quello degli altri personaggi. Inoltre anche questo DLC è infarcito dell'umorismo visto nel capitolo originale, fatto di giochi di parole, citazioni e quintalate di non-sense.

Soliani e soci sono riusciti a offrire un'esperienza ancora più dinamica e leggera.

In altre parole, pur non essendo un'esperienza innovativa, ma c'è da chiedersi se ce ne fosse già il bisogno, Soliani e soci sono riusciti a dare un sapore diverso a tutta l'avventura. Hanno capitalizzato quanto imparato da un anno di Mario + Rabbids e lo hanno rielaborato per offrire un'esperienza ancora più dinamica e leggera.

In Donkey Kong Adventure ritroveremo tutto quello che avevamo amato in questo sorprendente strategico a turni e lo potremo godere in forma un po' diversa, così da chiudere in maniera degna questa prima e probabilmente non ultima scampagnata di Mario nel mondo dei Rabbids.

Mario + Rabbids Kingdom Battle: Donkey Kong Adventure arriverà presto su Nintendo Switch all'interno del season pass del gioco o come DLC singolo per coloro che non volessero anche le sfide e le mappe cooperative pensate per l'esperienza originale.

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Luca Forte

Contributor

Luca si divide tra la gestione del ruspante VG247.it e l'infestare Eurogamer con i suoi giudizi sui giochi sportivi, Civilization, Fire Emblem, Persona e Football Manager. Inviato d'assalto, si diverte a rovinare le anteprime video dei concorrenti di tutto il mondo in modo da fare sembrare le sue più belle.

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