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Martha Is Dead Recensione: “La prima vittima della guerra, è la verità”

Scopriamo insieme cos'ha realmente da offrire questo progetto italiano.

È una fredda, tranquilla mattina al lago come tante altre. Giulia K. sta recuperando i rullini delle proprie macchine fotografiche, posizionate in modo da immortalare la timida vita che brulica nel bosco.

La ragazza nota qualcosa di strano galleggiare a qualche metro dalla riva; scopre, con orrore, che si tratta di Martha, sua sorella gemella.

A nulla vale il suo coraggioso, disperato tentativo di salvataggio, il corpo è ormai freddo e senza vita. Giulia rimane comunque accanto alla sorella, immobile e incredula, fradicia e con addosso soltanto la biancheria intima, fino all'arrivo dei genitori preoccupati, che la abbracciano e provano a rassicurarla.

Il problema, per Giulia, è che entrambi gli adulti sono convinti che a morire sia stata lei, non Martha. Giulia non sa perché Martha avesse scelto d'indossare un suo abito quella mattina; né ha il coraggio di portare alla luce l'errore della madre, che per la prima volta in tutta la sua vita l'ha trattata con l'amore che aveva sempre riservato alla sorella non udente... ma i sensi di colpa per il suo furto d'identità cominciano a tormentarla in sogno, spingendola a indagare alla ricerca della verità e di giustizia per la morte della sorella.

Cover image for YouTube videoMartha is Dead - Reveal Trailer | PS5, PS4

Martha is Dead è un thriller psicologico in prima persona, ambientato nella campagna toscana dell'estate 1944, a pochi mesi quindi dal termine del secondo, sanguinoso conflitto mondiale. Giulia K. è figlia del generale tedesco Erich K. e dell'italiana Irene; proviene quindi da una famiglia di abbienti proprietari terrieri schierati, volenti o nolenti, dalla parte del regime nazifascista.

La presenza della guerra aleggia costantemente nel corso del gioco: la radio trasmette notiziari e messaggi in codice, gli aerei attraversano il cielo sopra la campagnia verdeggiante e il giocatore non mancherà di trovare qua e là dei volantini di propaganda partigiana, che incitano il popolo a ribellarsi e imbracciare le armi contro l'esercito invasore.

Il conflitto rappresenta quindi ben più di una semplice cornice alla storia di Martha Is Dead: gli orrori e le crudeltà portate avanti da entrambi i fronti corroderanno sempre di più la realtà intorno alla protagonista, distruggendo il luogo in cui Giulia ha passato gli anni più felici della sua vita e portandole via affetti e sicurezze.

Ma, purtroppo per lei, la protagonista di questa storia si trova già a vivere una guerra quotidiana, molto più intima, silenziosa e infida. La ragazza ricorda poco o nulla del suo passato, ha frequenti blackout e vuoti di memoria. Indagando sull'incidente della sorella, inizierà presto a dubitare di ogni persona che la circonda, persino di sé stessa.

Un momento della sequenza di apertura del gioco, oscurato nella versione PlayStation per ragioni che non comprendiamo.

Chi ha ucciso Martha? I soldati tedeschi? I partigiani? Sono stati i suoi genitori? O forse la Dama Bianca, il fantasma di una giovane donna, vittima di delitto passionale, la cui storia tanto la spaventava e affascinava da bambina? E se fosse stata la stessa Giulia? Perché Martha è morta?

Fin dalle prime ore di gioco, Martha Is Dead distorce la realtà intorno al giocatore, per portarlo a empatizzare con la confusione mentale ed emotiva di Giulia. Dopo The Town of Light, questo titolo è il secondo lavoro dello studio indipendente LKA e il risultato è decisamente impressionante: il mix tra horror tradizionale, elementi gialli e folkore funziona alla perfezione, anche per merito della colonna sonora evocativa, che cattura lo stile tipico del periodo storico e arricchisce l'inquietante atmosfera del gioco con temi classici, malinconici e persino la musica subacquea dei Between Music e il loro progetto AquaSonic.

Impossibile non menzionare il doppiaggio: la scelta di default del titolo è proprio la lingua italiana, per immergere ancor di più lo spettatore nell'ambiente rurale toscano. Le voci sono credibili e soprattutto quella della protagonista trasmette egregiamente i suoi stati emotivi e le diverse "condizioni" che la ragazza si troverà a vivere nel corso dell'avventura...

Tuttavia, ammettiamo che non ci sarebbe dispiaciuta la possibilità di ascoltare dialoghi con una maggiore inflessione: il padre Erich, ad esempio, utilizza un italiano dal marcato accento tedesco e sarebbe stato affascinante, per una volta, se una produzione italiana si fosse distaccata dal marchio culturale che ci portiamo dietro da sempre e che porta ad associare gli accenti regionali a una volgarizzazione spregiativa della lingua... l'unico "regionalismo" che abbiamo riscontrato, infatti, è un uso del verbo "spengere" al posto di "spegnere", variante molto comune in Toscana.

Gli eventi storici accompagneranno Giulia e le sue disavventure, aggiungendo “colore” ma senza mai prendere il sopravvento alla storia personale della famiglia K.

Dal punto di vista del gameplay, Martha Is Dead offre un'esperienza di gioco principalmente lineare, ma con la possibilità d'esplorare la campagna e il bosco che circondano la villa in cui la famiglia K. si è nascosta per sfuggire ai bombardamenti.

Giulia avrà sempre con sé la propria borsa, un inventario all'interno del quale conservare oggetti utili per l'esplorazione, come chiavi e forbici; il suo diario, ove annoterà pensieri e stati d'animo; un album fotografico, in cui raccogliere tutti gli scatti.

Questi ultimi prevedono alcune fotografie obbligatorie, indispensabili per l'avanzamento della storia, ma anche soggetti opzionali e alcuni persino segreti, ottenibili solo in alcuni momenti della giornata e utilizzando pellicole e obiettivi speciali.

Giulia ha infatti a disposizione una macchina fotografica dell'epoca, ultimo regalo del "babbo" alla (presunta) defunta figlia: l'attività fotografica è lenta, ma estremamente rilassante, invoglia all'esplorazione e permette al giocatore di scoprire molte informazioni sull'arte di scatto e sviluppo delle pellicole analogiche, che in un'era digitale come la nostra si è trasformata in un'attività sempre più di nicchia.

Uno dei (purtroppo frequenti) glitch grafici che abbiamo sperimentato su console: confidiamo in un'imminente patch correttiva che li minimizzi.

Ovviamente, il processo risulta velocizzato e semplificato per quality of life del videogioco, ma non perde in alcun modo di fascino e anzi, rappresenta con una metafora piuttosto acuta il desiderio della ragazza di "fissare" i ricordi nel tempo, alla ricerca di una stabilità che le sembra sempre più scivolare fra le dita.

Oltre alla storia principale e l'esplorazione alla ricerca di soggetti da immortalare, Martha Is Dead presenta anche qualche missione secondaria; il livello di difficoltà del titolo è, come prevedibile, pari a zero, in quanto lo scopo dell'opera è più di coinvolgimento emotivo, piuttosto che di sfida o prova di abilità. Quale che sia l'attività in corso, comunque, l'esperienza di gioco lascia il videogiocatore soddisfatto e aggiunge indizi e approfondimenti sull'ambientazione, sul periodo storico o sul passato di Giulia.

Il team di sviluppo si è anche dimostrato molto abile nello sfruttare al meglio i mezzi tecnici a propria disposizione, conoscendo i propri limiti e senza mai fare il passo più lungo della gamba.

A dispetto di un'ottima fotografia e ambientazioni estremamente curate, animazioni e modelli dei personaggi non sono il punto di forza di Martha Is Dead, ma LKA ha impiegato espedienti per "nascondere" la cosa in modo intelligente e artistico, con inquadrature "drammatiche" alle mani o alle ombre e con l'uso di radio, libri illustrati, carte dei tarocchi e un teatro di marionette per raccontare gli avvenimenti principali della storia. Il risultato convince appieno e arricchisce la già forte identità del gioco.

Lo ammettiamo: abbiamo usato un traduttore online per tradurre più velocemente i messaggi Morse di questa missione. Nonostante questo, la missione è durata veramente troppo per i nostri gusti.

Abbiamo provato Martha Is Dead sia nella sua versione PC, che in quella PlayStation 5: entrambi i software si sono dimostrati molto stabili, ma abbiamo riscontrato diverse volte glitch grafici, come errori d'illuminazione e texture non caricate (queste ultime soprattutto nella versione console), momenti di stuttering nel corso dei primi capitoli di gioco e qualche piccolo bug che impediva d'interagire con elementi a schermo e dunque il completamento di una missione, ma che siamo riusciti a risolvere semplicemente ricaricando la partita dal salvataggio più recente.

Va anche evidenziato come la nostra prova si sia svolta su una build pre-lancio, per cui siamo abbastanza sicuri che questi piccoli problemi saranno risolti nel corso delle prossime settimane, con una o più patch correttive.

In generale, l'esperienza di Martha Is Dead ci ha pienamente soddisfatti, stupendoci persino in alcuni punti: la scelta di mostrare una tragedia familiare dal punto di vista del "nemico" è qualcosa di meno banale di quanto possa apparire, per quanto lo scopo della storia sia proprio quello di mostrare il lato più umano/intimo e meno politico della guerra.

Unica nota stonata è il ritmo degli ultimi capitoli, che abbiamo trovato leggermente disarmonico rispetto al resto della storia; avremmo anche preferito che, rigiocando il titolo col senno del poi, avessimo la possibilità di notare indizi sulla verità dei fatti, che invece rimangono celati anche agli occhi di chi "sa". Si tratta probabilmente di una scelta deliberata degli autori, che hanno voluto trasmettere quello stesso senso di smarrimento vissuto da Giulia durante l'avventura e soprattutto nella sue battute finali, ma è stata una decisione che, ammettiamo, non ci ha convinti appieno.

Scattare e sviluppare fotografie analogiche è intuitivo e rilassante. Almeno, lo è in questo gioco.

I parallelismi tra il conflitto mondiale e lo stato psicologico della protagonista risultano efficaci e mai scolastici; la violenza grafica, tanto discussa nel corso delle ultime settimane per la decisione di Sony di censurare le edizioni PlayStation, non è mai gratuita e volgare, ma raccomandiamo caldamente, alle persone più sensibili, di accostarsi al titolo con estrema cautela, anche nel caso in cui si decidesse di provare la versione edulcorata.

Per parlare di censura nei videogiochi servirebbe un lungo articolo a parte, per cui ci limiteremo a dire che, a nostro avviso, il metodo di censura da parte di Sony PlayStation porta a limitare solo in minima parte le immagini disturbanti del titolo, ad esempio eliminando la componente interattiva di alcuni passaggi della storia, in cui le azioni "violente" saranno eseguite come filmati, in parte anche fuori fuoco per nascondere alcuni dettagli; in altri casi, invece, lo schermo sarà nero e mostrerà solo i sottotitoli per la voce narrante, presente anche nella versione integrale.

Per queste ragioni, riteniamo che chi è particolarmente fragile, emotivo e prono a impressionarsi, non riceverà particolare giovamento al metodo di "protezione" adottato dall'azienda, che a conti fatti ha solo limitato l'esperienza a chi la vivrà su console PlayStation. Ci teniamo a precisare che la modalità censurata del gioco è disponibile in ogni sua versione, ma l'edizione PS4 e PS5 mancherà di alcuni elementi anche con questa opzione disattivata.

Ogni tanto, nel corso della storia, gli orrori della guerra faranno capolino anche nel piccolo angolo di paradiso toscano in cui Giulia e la sua famiglia si sono rifugiati.

Martha Is Dead ha successo dove molti tripla A falliscono: estetica originale, colonna sonora immersiva, un messaggio forte e quanto mai attuale. Peccato per alcuni problemi tecnici, soprattutto nella versione console. Fortunatamente, si tratta di piccoli inciampi facilmente risolvibili.

Il gioco è disponibile a partire dal 24 febbraio 2022 su PC e sulle piattaforme old e current-gen di Microsoft e Sony; quest'ultima, tuttavia, con piccole modifiche al contenuto originale, censurate per via della loro natura potenzialmente disturbante.

7 / 10

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Martha Is Dead

PS4, PS5, Xbox One, Xbox Series X/S, PC

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Lara Arlotta

Contributor

Scrive, blatera e videogioca, spesso contemporaneamente e da oltre due decenni. L'unico modo per fermarla è darle da mangiare, ma l'effetto è solo temporaneo. Sono ancora in corso delle indagini confidenziali per comprendere se si tratti di un essere umano o di una credibile riproduzione, inviata nell'era contemporanea da una civiltà eternauta.

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