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Marvel Ultimate Alliance 3: The Black Order - recensione

Un super-minestrone da gustare in compagnia

Nintendo movimenta l'estate di Switch con Marvel Ultimate Alliance 3, il super-minestrone che mette insieme (quasi) tutti gli eroi Marvel.

Thanos, sempre lui. Non gli è bastato fare tutto quel casino nei fumetti e poi al cinema, ora pretende anche di infiltrarsi nelle nostre console con il suo codazzo di sgherri dalla lingua lunga e i poteri strampalati. Ma non avrà vita facile. Per difendere le nostre Switch dalle sue maledette Gemme dell'Infinito, Nintendo ha convocato la più grande e potente squadra di supereroi mai vista. Roba da far sembrare gli Avengers un gruppo di boy-scout sprovvisto di Manuale delle Giovani Marmotte.

Riuscire a far coesistere un universo di personaggi così grande non è cosa facile, il rischio di incappare in qualche paradosso che immancabilmente verrebbe notato e criticato dai fan più duri e puri è altissimo... ma sapete che c'è, chi se ne frega. Questo devono aver pensato i ragazzi del Team Ninja durante le riunioni per la lavorazione di Marvel Ultimate Alliance 3. Per non incorrere nelle ire dei super-nerd si tira fuori una trama originale e slegata dai giochi precedenti, anche se prende chiaramente spunto dalla saga dell'Infinity Gauntlet e di conseguenza dagli ultimi due film degli Avengers. Ma nel mondo dei fumetti tutto è possibile, no? A fare da collante al tutto troviamo sempre qualche universo parallelo, una mezza dozzina di dimensioni che si incastrano e annullano tra loro e le magiche pietre che tutto possono. Quelle ci sono sempre e fanno da filo conduttore a questa "nuova" storia.

I combattimenti con i boss non brillano certo per originalità, ma alcuni hanno un livello di epicità abbastanza alto.

I villain più cattivi e brutti del mondo Marvel hanno messo gli occhi su questi scintillanti gioielli colorati e consci del loro potere sono ansiosi di poterci mettere anche le mani sopra. Grazie a questo stratagemma narrativo vi troverete a fronteggiare un Green Goblin entrato in possesso della Gemma del Tempo e un Ultron iper-cattivo che ha scippato quella della Mente a Visione. Il gioco è sostanzialmente una rincorsa alle gemme attraverso un dedalo di ambientazioni ben note e situazioni in cui lo scambio dei ruoli e le alleanze improbabili sono all'ordine del giorno, ma sin dall'inizio è piuttosto chiaro dove la trama vuole andare a parare. Il risicato cast di eroi iniziale viene ben presto ingrandito da continui innesti che consentono al giocatore di plasmare la propria squadra dei sogni, modificandola a piacimento e scoprendo pian piano quali siano le combinazioni migliori.

La tentazione di formare un quartetto di bestie inarrestabili è molto forte all'inizio, ma non è detto che un team formato da Wolverine, Luke Cage, Thor e Venom sia per forza migliore. Tolte alcune eccezioni come il potere rigenerante di Wolvie, molte delle caratteristiche "super-eroistiche" di ogni protagonista sono state messe da parte per evitare problemi di bilanciamento... altrimenti sarebbero bastati Hulk e Captain Marvel per completare il gioco in mezz'ora. Ogni protagonista ha però abilità e attacchi differenti, che si combinano più o meno efficacemente con quelli degli altri. Forza, Resistenza, Durabilità, Maestria e Vitalità, sono questi i parametri che rendono unico ogni eroe. Ad essi si aggiunge uno spettro di poteri attivabili premendo la combinazione Dorsale Destro + Tasti Frontali. Inizialmente ne avrete uno solo disponibile, ma superato il Livello 20 diventeranno quattro e saranno tutti potenziabili. Ulteriore marker di differenziazione sono i cristalli Iso-8 che non avranno la potenza delle Gemme dell'Infinito, ma posizionati a dovere negli slot di ogni personaggio possono migliorarne le caratteristiche e modificare gli esiti delle battaglie. Anche loro possono essere modificati, ma anche distrutti per ricavarne risorse da investire nel potenziamento di quelli scelti.

Cover image for YouTube videoMARVEL ULTIMATE ALLIANCE 3: The Black Order - Trailer E3 (Nintendo Switch)

"Combinare", è questo il verbo magico attorno al quale ruota il gameplay di The Black Order. Si adatta non solo agli oggetti dell'inventario o alla squadra di eroi da scegliere, ma anche alle effettive tattiche da usare in battaglia. Il livello di difficoltà del gioco è tutt'altro che proibitivo, ma in più di un'occasione vi imbatterete in nemici decisamente più ostici, al limite dell'imbattibile. Così non è. Se nella maggior parte del gioco vi basterà pestare duro sui tasti per avere la meglio, in queste occasioni dovrete forzatamente trovare la giusta combinazione di eroi e utilizzare attacchi meno casuali. Ogni protagonista (boss compresi) è infatti più vulnerabile a determinati tipi di potere e resistente ad altri. Conoscere questi pro e contro è fondamentale per gestire nella maniera migliore le combinazioni degli attacchi speciali della vostra squadra. Potremmo chiamarli "moltiplicatori di potenza". Combinare le special di Captain America e Iron Man non è molto diverso dal fare la stessa cosa con Mistica e Captain Marvel, molto differente invece è farlo nel momento giusto, quando magari un terzo componente della squadra ha appena lanciato uno dei suoi poteri.

Pur possedendo spiccate caratteristiche da RPG e qualche elemento vagamente strategico, Marvel Ultimate Alliance 3 rimane comunque un beat 'em up a scorrimento, un gioco che al gameplay stratificato e sofisticato preferisce l'abbondanza del cast e un'immediatezza che richiama alla mente i vecchi picchia-picchia da sala giochi. Nonostante l'incedere della storia e il level design siano estremamente lineari, la longevità è abbastanza soggettiva. Mediamente servono sulle 12 ore per completare la storia principale ma non mancano sfide aggiuntive (chiamate Infinity) in grado di incrementare non poco questa cifra. Sono divise in categorie e potrete accedervi anche dal menù principale, un po' come avveniva per le sfide di Batman Arkham Asylum. Completarle con un'unica stella non è difficile, ma arrivare a tre in certi casi è assai più complicato. Ne vale la pena? Certamente, specie se volete avere accesso ad alcuni dei bonus più rari del gioco. Potrete anche sfruttare le Sfide Infinity per "farmare" Punti Esperienza e oggetti consumabili da usare poi nell'avventura principale.

A seconda degli eroi scelti otterrete diversi bonus di squadra. Il gioco stesso vi suggerirà alcune combinazioni pre-definite.

Tecnicamente siamo su livelli più che accettabili quando si gioca in modalità portatile. L'avventura fila via liscia anche nelle fasi più concitate (e credeteci, il caos della battaglia in certi casi rende davvero difficile capire cosa stia accadendo) ma ovviamente non è il caso di fare troppo gli schizzinosi perché non è questo il titolo capace di mettere alla frusta l'hardware Nintendo. Il discorso vale ancora di più una volta inserito Switch nel suo dock e sparato il gioco su uno schermo che superi i 32 pollici. Siamo ai livelli di un buon gioco della passata generazione, niente di più, ma probabilmente tale scelta "al risparmio" è stata fatta proprio per non mettere in crisi l'engine di gioco nelle battaglie più animate.

Marvel Ultimate Alliance 3: The Black Order è un banchetto estremamente abbondante nella forma ma non nella sostanza. Giocarci è un po' come trovarsi a cena in un All You Can Eat, si mette un po' di tutto nel piatto ma arrivati al sodo si fa fatica a distinguere i singoli sapori. Giocare da soli è un'esperienza quasi ipnotizzante, si va avanti con il pilota automatico perché il gioco fa poco o niente per proporre situazioni sufficientemente varie e soluzioni davvero originali. La situazione cambia e non poco in multiplayer, disponibile sia online che in locale sulla stessa console. Quando ad una squadra di eroi su schermo si affianca una squadra di giocatori sul divano (o dall'altro capo del mondo) le motivazioni si amplificano e il divertimento esplode in un'orgia arcade che solo giochi come questo sanno regalare.

7 / 10

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Daniele Cucchiarelli

Contributor

Lavora nel giornalismo videoludico da oltre 20 anni. Anche se tutti quelli che lo conoscono gli hanno consigliato di "trovarsi un lavoro serio", resta sempre fedele al suo primo amore.

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