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Mass Effect 2

Un primo test in attesa della recensione.

Ormai ne sono pienamente convinto: Bioware è sinonimo di epicità. Se andiamo infatti a osservare con sguardo critico le ultime produzioni della casa canadese, non possiamo che strabuzzare gli occhi, battere le mani e alzarci in piedi in onore di uno dei team capaci di traghettare con maggior vigore il videogioco nel terzo millennio. Partendo da Baldur's Gate e arrivando a Dragon Age Origins, facendo una puntata a Neverwinter Nights per non parlare di Knights of the Old Republic, ogni singolo titolo è stato in grado di far innamorare schiere infinite di videogiocatori.

In un’epoca dove l’evoluzione grafica ha raggiunto vette impressionati, portandoci fino alla soglia del fotorealismo, Bioware ha infatti battuto la strada del coinvolgimento e della profondità narrativa, fornendo numerose giustificazioni a chi considera il videogioco come un medium capace di trattare con la dovuta dignità temi che solitamente gli vengono preclusi.

Il livello di dettaglio dei volti è qualcosa di fantastico. E qui non potete vederli in movimento.

Quando emersero pertanto le prime notizie di una divagazione fantascientifica da parte del team, la sensazione di molti fu di stare per assistere a una svolta epocale: finalmente il videogame avrebbe potuto competere con mostri sacri come Star Wars e Star Trek, lanciando un sasso nello stagno del “domani”. Se il primo Mass Effect ricevette numerosi riconoscimenti e fu accreditato da molti, seppur nella consapevolezza dei suoi difetti, come una delle opere più dirompenti di tutti i tempi sotto il profilo narrativo, potete immaginare quale attesa celebri ora l'arrivo del secondo episodio della saga.

Per questi motivi il giorno in cui venni a sapere di aver vinto una sorta di superenalotto giornalistico, essendo stato designato per imposizione divina a vedere (e soprattutto provare) in anteprima il seguito di una delle saghe videoludiche più attese di sempre, la tentazione fu quella di chiamare immediatamente amici e parenti per poter condividere con loro questa fortuna.

Tralasciando le successive reazioni di mia madre (“Mass che?”), eccomi quindi a solleticare i vostri palati per quella che si preannuncia essere un'anteprima tanto attesa quanto veramente assaporata dal sottoscritto, che può commentare in tutta tranquillità che quello che si è parato davanti ai suoi occhi difficilmente passerà inosservato nel mercato videoludico prossimo venturo.

E come dice sempre mia nonna.. copriti!

Coadiuvato da Adrien Cho, entusiasta producer di Bioware, mi sono così progressivamente addentrato all'interno di una delle introduzioni a più alto impatto cinematografico a cui mi sia mai capitato di assistere, in grado di infondere in pochi attimi la convinzione che ogni singolo risvolto della storia sarà molto più complicato di quanto possa sembrare a un primo sguardo. Perdonatemi però se non svelerò troppo sulla trama o sui colpi di scena a cui ho preso parte, ma sarebbe una colpa troppo grande verso questo team in grado di studiare un intreccio narrativo da Oscar.

L'aspetto interessante del tutto è che non appena sarà terminato il filmato introduttivo, probabile motore immobile di tutte le vicende, verrete subito catapultati nell'azione più sfrenata, con la SSV Normandy sotto attacco e il buon Shepard intento a tentare di salvare baracca e burattini.

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Mass Effect 2

PS3, Xbox 360, PC

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Roberto Bertoni

Contributor

Proveniente dalla ridente Brianza, è cresciuto a pane e Amiga. Ama inoltre in maniera viscerale il retro, ma solo videoludico. Piatto preferito: pollo con la carrucola in mezzo.

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