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MotorStorm: Pacific Rift

Attenti al vulcano.

MotorStorm fu uno di quei titoli in esclusiva ad avere il privilegio di uscire in contemporanea al lancio di PlayStation 3. Proprio per questo, probabilmente, si rivelò un prodotto abbastanza grezzo, nonostante la discreta giocabilità e un impatto grafico che faceva già presagire le potenzialità dell'hardware Sony. Forti dell'esperienza acquisita su Cell e RSX, i ragazzi di Evolution Studios ci riprovano ora con MotorStorm: Pacific Rift, seconda iterazione del brand, nato dalla speranza di limare tutti i principali difetti riscontrati nel titolo precedente.

Nei diciotto mesi di sviluppo impiegati per Pcific Rift, il team di Evolution si è quindi occupato di rispondere concretamente alle critiche ricevute con il primo capitolo, guadagnando una veduta più ampia e una maggiore dimestichezza per ciò che attiene alle caratteristiche principali del franchise. Ciò si traduce in una più attenta calibrazione tra le varie classi di veicoli, un sistema di boost potenziato e una serie di percorsi alternativi presenti in tutti i circuiti, basati stavolta su elementi quali acqua, terra, aria e fuoco. Il team ha anche trovato il tempo di introdurre il caro vecchio split-screen (fino ad un massimo di quattro giocatori), feature sempre più latitante nelle ultime produzioni di genere.

Lungo i sedici tracciati presenti nel gioco avremo ancora una volta occasione di sfrecciare al massimo della velocità, evitando gli ostacoli, cercando le traiettorie migliori e combattendo a sportellate con gli avversari. Sarà come sempre fondamentale un sapiente utilizzo del boost, ma ora si dovranno tenere in considerazione anche i particolari elementi degli scenari (acqua, lava, fango ecc...) poiché molti di questi influenzeranno non poco il tipo di approccio, richiedendo strategie di guida parecchio differenti in base ai vari percorsi. L'acqua ad esempio potrà essere utile nel raffreddare i motori ma al contempo vi rallenterà in maniera considerevole, mentre i fiumi di lava in determinate location rappresentano alcune delle sfide più dure dell'intero titolo. Un secondo di imprudenza in più nell'uso del boost e potrete facilmente ritovarvi inghiottiti da un mare di fuoco, giusto per rendere l'idea.

I veicoli più grossi potranno evitare gli ostacoli più agevolmente di altre vetture, ma pagheranno tale abilità con una velocità minore e una tenuta di strada sicuramente più impegnativa.

Il design dei tracciati è ampiamente più elaborato rispetto al primo episodio ed è notevole il modo in cui lo sviluppatore ha saputo donare a ciascuna pista un tratto distintivo facilmente riconoscibile. Le tracce basate sulla terra sono prevedibilmente ricoperte di fango denso, mentre gli scenari di aria sono ricchi di rampe e sporgenze tramite le quali effettuare voli impossibili a bordo della nostra vettura. Le zone circostanti il vulcano rappresentano invece una lunga e spesso estenuante fuga dal caldo abbraccio della lava, i cui fiumi bollenti sono capaci di insinuarsi anche in punti insospettabili. L'acqua sarà infine presente in forma di fiumi e cascate, ma anche qui sarà necessario tenere a bada il boost onde evitare di colare a picco nel bel mezzo di un sorpasso.

Una più definita distinzione tra le classi di vetture e l'efficiente elborazione dei percorsi ha dato vita ad un gameplay nettamente più vario e articolato. Le canne da zucchero presenti in alcuni tracciati saranno letali per le moto e per i veicoli più leggeri, ma qualora si fosse sulla scia di un truck enorme si potrà usufruire del devastante impatto del mezzo e superare incolumi anche i tratti più ostici. Si tratta pur sempre di raggiungere per primi il traguardo, ma la possibilità di scovare il percorso migliore e la necessità di tenere in considerazione gli elementi predominanti dell'ambiente offrono nonostante tutto un potenziale strategico che ben si accompagna alla natura squisitamente racing del titolo. La manovrabilità delle vetture è stata sicuramente migliorata, soprattutto in quelle a due ruote, capaci ora di sterzare in maniera più efficiente e realistica.