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Need For Speed: Nitro

Trenta divertenti minuti di follia. E basta.

Ci credereste se vi dicessi che nonostante Need For Speed sia uno dei marchi che ha venduto il maggior numero di copie nel mondo, nessuno hai mai pensato prima di realizzarne una versione per Wii?

No? Lo scorso anno Need For Speed Undercover fu superato, in quanto a vendite, da titoli come Pippa Funnell: Ranch Rescue, Big Catch: Bass Fishing e l'indimenticabile My Horse and Me. Giusto per rendere un'idea, Mario Kart Wii ha umiliato il titolo EA con 66 copie vendute per ogni pezzo piazzato da Need For Speed. Un successo, insomma.

Siete sorpresi? Probabilmente è per questo che EA ha finalmente deciso di realizzare dei titoli specifici che sfruttino a dovere le caratteristiche uniche di ogni console, piuttosto che fare i salti mortali per creare improbabili adattamenti.

Questo approccio ha dato i suoi frutti con Need For Speed: SHIFT su PC, PS3 e Xbox 360. Ora è il turno di Need For Speed: Nitro di dimostrare che un approccio più cartoonesco e casual ai giochi arcade possa esaltarci e coinvolgerci allo stesso modo.

Sviluppato internamente dallo studio Electronic Arts di Montreal, Nitro non potrebbe essere maggiormente in contrasto con Shift. Avendo gettato il realismo dal finestrino come un fazzoletto sporco, Nitro è il prodotto di un team cresciuto a pane e giochi di guida SEGA, quelli che puntavano più sulla velocità frenetica che sull'impostazione delle curve e sul cambio delle marce.

Rievocando la colorata follia di Crazy Taxi, le derapate di OutRun e il turbo selvaggio di Burnout, Nitro contiene alcuni degli ingredienti più eccitanti che un fan dei giochi di corse arcade possa desiderare.

Consci di queste basi promettenti ci si avvicina alla classica modalità Arcade, alla Carriera e a gare più o meno classiche chiamate Circuit, Elimination, Drag Races, Time Attack e Speed Trap (quest'ultima ripresa dai passati capitoli della serie).

Il modo in cui i colori dei livelli cambiano seguendo quelli del leader della corsa è uno degli elementi più interessanti di Nitro.

Ogni evento può essere corso in una delle cinque località del titolo ( Rio de Janeiro, Il Cairo, Madrid, Singapore e Dubai), e tutto ciò che viene chiesto al giocatore per proseguire è accumulare il maggior numero possibile di stelle nel corso di ogni prova, in modo da sbloccare la successiva. Tutte cose tradizionali, insomma.

Il sistema di controllo supporta ogni genere di configurazione, dal volante al Classic Controller, arrivando perfino al pad del GameCube. Se preferite giocare puntando il Remote allo schermo e inclinandolo a destra e a sinistra per girare potete farlo, oppure potete optare per l'accoppiata telecomando e nunchuk per sterzare con la levetta analogica. Una volta in pista è possibile preparare una partenza lampo premendo ripetutamente il tasto A e mantenendo l'apposito indicatore nella zona verde, ed è così che inizia la festa.

Gli ostacoli sono facili da spazzare via durante le gare, visto che Nitro fa il possibile per non impedire al giocatore di mantenere una velocità elevata anche dopo gli impatti più assurdi. È perfino presente una dinamica di controllo delle derapate che sembra pensata per un bambino di tre anni, visto che basta premere il tasto B per iniziare a slittare sull'asfalto senza avere minimamente la possibilità di sbagliare.