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New Nintendo 3DS, una boccata d'aria fresca - prova

La nuova console di Nintendo sotto la nostra lente d'ingrandimento.

La fortunata console portatile di Nintendo è ormai sul mercato dall'ormai lontano 2011ed è già entrata in 50 milioni di case. Il New Nintendo 3DS però non è una semplice rivisitazione estetica ma una revisione completa dell'hardware, capace di aprire nuovi interessanti scenari per il futuro della piattaforma. Il prossimo 13 febbraio arriveranno nei negozi ben due nuovi modelli denominati New che, progressivamente, prenderanno il posto del classico Nintendo 3DS e del Nintendo 3DS XL.

La dimensione e la risoluzione dello schermo del New Nintendo 3DS è leggermente superiore rispetto alla vecchia console, mentre invece rimarrà immutata nella versione XL. Quello che migliora è però la qualità dei componenti, che mostrano una luminosità e un contrasto decisamente superiori. L'immagine risulta quindi sensibilmente più chiara e pulita, soprattutto quando si utilizza il 3D, anche grazie al tracciamento facciale possibile attraverso la telecamera anteriore della console.

La console, infatti, calcolerà l'effetto 3D in base alla posizione della vostra testa, rendendo ottimale l'effetto stereoscopico e ampliando sensibilmente l'angolo di visuale. Per mettere a nudo questo meccanismo basterà tenere per qualche attimo la testa girata di lato e poi tornare a osservare velocemente lo schermo superiore, per vedere la console aggiustare la visuale velocemente.

Le versioni New includono anche una funzione per aggiustare automaticamente la luminosità, in modo da garantire praticamente in qualsiasi contesto una fruibilità di alto livello. Lo schermo inferiore, invece, non ha subito grandi cambiamenti.

Una tabella per capire le differenze tra le diverse versioni del 3DS.

L'altra grande novità delle versioni New è la presenza del C-Stick, in altre parole lo stick analogico destro assente nelle versioni di base e sopperito dal goffo Circle Pad Pro. Al posto di replicare l'ottimo analogico sinistro, Nintendo ha deciso di abbassare di qualche millimetro i tasti frontali e d'inserire uno stick che ricorda molto da vicino quello presente nei vecchi PC portatili ThinkPad della IBM.

A parte lo smarrimento iniziale, questo metodo di controllo si è rivelato piuttosto preciso e comodo, nonostante non possa garantire l'agilità e la velocità indispensabili per poter avere finalmente degli sparatutto in prima persona sulla console. Con Majora's Mask e Monster Hunter 4: Ultimate il C-Stick si è sempre comportato egregiamente ma è sempre stato necessario sfruttare il lock-on della telecamera per seguire i nemici più veloci.

Mancano anche delle opzioni per regolarne la sensibilità, cosa che ci ha impedito di scoprire se sia possibile ottenere una maggiore reattività. Questo rende la console nativamente retrocompatibile con tutti i vecchi giochi che supportavano il Circle Pad Pro come Kid Icarus: Uprising o Resident Evil Revelations.

Sempre parlando dei controlli, oltre alla colorazione dei tasti nel New Nintendo 3DS che riprende quella celeberrima del Super Nintendo, registriamo la comparsa di due ulteriori tasti dorsali, ZL e ZR, posti più internamente rispetto ai classici R e L. Abbiamo trovato la disposizione piuttosto comoda ed è stato piuttosto semplice utilizzarli senza errori.

Potrete personalizzare la vostra console cambiando facilmente la sua cover.

Questo però ha costretto Nintendo a spostare al centro l'ingresso dell'adattatore di corrente (venduto separatamente) ed eliminare lo slot delle schede di gioco, spostato nella parte frontale della console, divenuta improvvisamente affollatissima.

Qui troviamo, infatti, anche il jack delle cuffie affiancato dallo slot per lo stilo (un po' troppo corto e sottile) e da un minuscolo tasto dell'accensione, difficile da premere accidentalmente ma anche volontariamente. Le sue dimensioni e il suo spessore, infatti, ne rendono un po' scomodo l'utilizzo.

Un trattamento opposto è stato riservato ai lati della console. Lo slide del volume è stato spostato sul lato sinistro dello schermo superiore della console, speculare a quello dell'effetto 3D, mentre è del tutto sparito il tasto di accensione e spegnimento del wi-fi, ora controllabile solo via software, come nel Nintendo 2DS. È sparito anche lo slot per la scheda SD, sostituito da un lettore microSD posizionato all'interno della scocca, di fianco alla batteria.

Infine sono stati spostati anche i tasti Start e Select dal fondo dello schermo inferiore e ora disposti alla sua destra, sotto i tasti frontali. In questo modo centralmente trova spazio solo il pulsante Home, ora difficilmente attivabile in maniera involontaria.

I tasti in stile Super Nintendo sono un tocco di classe notevole.

Il restyling ha coinvolto anche i materiali utilizzati, decisamente più piacevoli al tatto nella versione New. Le plastiche sembrano più solide e sono lisce ed opache. Lo strato esterno sembra piuttosto delicato ma nel New Nintendo 3DS potrete cambiare a piacimento la cover della console, consentendovi di personalizzarla in pochi minuti o di sostituire un'eventuale copertura danneggiata.

Abbiamo apprezzato molto la nuova cerniera dello schermo superiore, che ha perso il celebre e poco elegante "clack-clack" che caratterizzava l'apertura dei primi modelli. La migliore qualità della componentistica è possibile notarla anche nella risposta dei comandi, più morbidi ma dalla corsa più corta, cosa che li rende molto precisi in ogni situazione.

Come dicevamo, però, le novità non si limitano all'aspetto estetico. Sotto la scocca, infatti, si nascondono più innovazioni di quelle che normalmente si trovano in un nuovo modello di una stessa console.

Innanzitutto il processore della console è migliorato. La versione classica monta un ARM11 MPCore Dual Core, coadiuvato da un ARM9. La versione New è caratterizzata da un ARM11 MPCore, questa volta però Quad Core, affiancato da un coprocessore VFPv2, anch'esso a 4 core.

Se non avete il cavo di ricarica, sappiate che Nintendo ha creato anche questo accessorio.

Uno dei due core in più del processore principale è dedicato esclusivamente alla gestione del sistema operativo. Questo elemento, più i 64MB di RAM aggiuntiva dedicati sempre all'OS, rendono il passaggio dai giochi all'Home della console più immediato. Netti miglioramenti si notano anche in operazioni come il download dall'eShop o nelle funzioni StreetPass. La nuova architettura della console le consente poi di poter renderizzare i video, cosa prima impossibile da fare attraverso il browser.

Coi videogame abbiamo notato sensibili differenze tra i due modelli utilizzando Monster Hunter 4: Ultimate, che mostra tempi di caricamento più veloci sia all'apertura del gioco, sia nel passaggio da un'area alla successiva (anche se meno marcati). The Legend of Zelda: Majora's Mask, invece, si comporta esattamente nello stesso modo su entrambe le console.

Le differenze saranno comunque più marcate in futuro, soprattutto quando alcuni giochi, come Xenoblade Chronicles 3D, saranno compatibili solo con la variante New del Nintendo 3DS. Non sappiamo ancora come la Grande N pensi di evitare le probabili incomprensioni che si andranno a creare tra i consumatori (tra versione normale, XL, 2DS e New). Una situazione per certi versi simile a quella capitata tra Wii e Wii U, che sicuramente non ha aiutato nella diffusione della nuova console casalinga di Nintendo.

Una veduta d'insieme del New Nintendo 3DS, in versione bianca.

L'utilizzo globale della console, MiiVerse, l'eShop e il multitasking risultano quindi beneficiare enormemente della nuova potenza di calcolo del New Nintendo 3DS. Le ultime versioni del sistema operativo, infatti, avevano appesantito molto il software della console e la versione classica è spesso messa alla frusta da un utilizzo meno convenzionale.

Un'altra differenza tra i due modelli è data dalla compatibilità con la tecnologia NFC che rende il New Nintendo 3DS pronto per le statuette Amiibo. Il primo gioco a supportare questa tecnologia sarà ovviamente Super Smash Bros. per 3DS, grazie al quale poter trasferire i propri progressi dalla versione Wii U e viceversa.

Infine sono state migliorate anche le fotocamere. Immagini e filmati hanno sempre una qualità lontana anni luce da quella ottenibile dal più economico degli smartphone presenti sul mercato nel 2015, ma perlomeno ora la qualità dell'immagine è discreta e la sensibilità alla luce buona.

Ovviamente sarà possibile trasferire tutti i propri dati dal vecchio 3DS alla versione New, anche se non sarà possibile tornare indietro. Dovrete comunque tenervi stretto il vecchio adattatore di corrente, dato che la console verrà venduta senza. Per fortuna tutti i 3DS avranno il medesimo ingresso.

Questo è un argomento particolarmente delicato, anche perché tra tutti i miglioramenti introdotti nella console, Nintendo si è dimenticata d'infilare una batteria più efficiente. Mediamente la console avrà un'autonomia di un'ora superiore alla versione classica e se sette ore di durata sono un discreto risultato, siamo comunque anni luce dalle 30 e passa ore che resisteva il primo GameBoy.

La nostra prova del New Nintendo 3DS, in video.Guarda su YouTube

Nonostante non sia perfetta, dunque, l'incarnazione New del Nintendo 3DS va a colmare molte delle lacune emerse in questi anni di intensivo utilizzo della console portatile di Iwata. Giocare in 3D infatti ora ha un senso e la nuova potenza di calcolo rende nuovamente piacevole navigare tra i menù della console.

La compatibilità con gli Amiibo e la qualità dei materiali usati sono la proverbiale ciliegina sulla torta, in grado di conquistare immediatamente tutti coloro che hanno passato lunghe ore con la console in mano. Il C-Stick funziona bene, anche se dev'essere messo alla prova con giochi più impegnativi e frenetici come sparatutto in prima e terza persona, mentre la durata della batteria è un po' al di sotto delle aspettative.

Le ragioni per fare un upgrade sono dunque tante, anche se forse nessuna di queste è in grado, da sola, di spingere all'acquisto. Fino a quando non arriverà Xenoblade Chronicles X.