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Call of Duty: Warzone accusato di plagio per la skin da cane Samoiedo

Gli sviluppatori di Call of Duty: Warzone avrebbero copiato il lavoro di un artista.

L'ultimo aggiornamento di Activision per Call of Duty: Warzone porterà Terminator - sia il T-800 di Arnold Schwarzenegger che il T-1000 di Robert Patrick - nello sparatutto battle royale. Nella stagione 4 di Warzone arriverà anche la razza canina Samoiedo, grazie a una nuova skin per l'operatore di Call of Duty Kim Tae Young.

Combattere nei panni di un Samoiedo dovrebbe essere divertente, ma un artista afferma che la skin "Loyal Samoyed" per Call of Duty: Warzone è stata plagiata e si basa su un concept creato più di due anni fa. In seguito a questa accusa, sembra che Raven Software, sviluppatore di Call of Duty: Warzone, abbia rimosso dal proprio sito web le immagini che fanno riferimento al cosmetico Loyal Samoyed.

Il concept artist Sail Lin ha caricato l'artwork del suo personaggio, "Samoye Medical", sul sito web ArtStation nel dicembre 2019. Venerdì scorso, l'artista si è sfogato su Twitter, affermando che Activision e Raven Software hanno plagiato il lavoro senza contattarlo e senza alcun compenso.

"Anche se sono un giocatore di COD, sono molto deluso di vedere il mio lavoro plagiato da una grande azienda come Activision in questo modo", ha scritto l'artista. "Ho contattato Activision per ottenere una spiegazione e/o un risarcimento e spero che la situazione si risolva presto. Come singolo artista, posso fare solo fino a un certo punto e devo parlarne per evitare che cose del genere si ripetano in futuro".

Non è ancora chiaro come Raven e Activision intendano rispondere alle accuse. Al momento lo sviluppatore non ha affrontato pubblicamente l'accusa.

La presunta copia dell'artwork di Call of Duty: Warzone non è un caso unico nel mondo dei videogiochi. Publisher come Capcom, Sony Interactive Entertainment e Paradox Interactive sono stati accusati di aver sottratto artwork e foto ad artisti, il che è spesso il risultato del fatto che si lavora con un grande volume di asset e con appaltatori di terze parti, senza verificare adeguatamente le fonti.

Fonte: Polygon.