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Collezionista retrogaming italiano accusato di aver venduto falsi per 100.000 euro

La truffa andrebbe avanti dal 2015.

Il mondo del collezionismo di giochi retrò è rimasto scioccato dopo un nuovo scandalo di frode. Un uomo avrebbe infatti venduto oltre 100.000 euro di titoli contraffatti.

Lo scandalo è scoppiato la scorsa settimana quando questo importante membro della comunità e moderatore di un grande gruppo di Facebook è stato accusato di frode. L'uomo, italiano, è da molti anni un membro attivo della community come acquirente, venditore e fonte di consigli.

Vari membri di questo gruppo hanno raccolto prove dove, secondo loro, dimostrano che molte delle scatole, dischetti e opere d'arte che ha venduto sono in realtà contraffatte. Un esempio di utente truffato è l' account Twitter Dominus Of Exult, dove in un tweet racconta: "Questi erano i pezzi forti della mia collezione. Vecchi giochi rari e costosi. Ora sembra che sia stato truffato da una figura nota nella comunità di Ultima e tetrogames. Insieme a tanti altri".

Il gioco in questione è Akalabeth: World of Doom dell'anno 1979, sviluppata da Richard Garriott prima dell'inizio della sua saga Ultima ed è uno dei primi giochi di ruolo ad essere sviluppato. Da lì sono partite le ispezioni riguardanti i giochi venduti da questo collezionista.

La cosa più evidente è stata in molti casi che i dischetti venduti da questa persona erano vergini. Questo è qualcosa che molti acquirenti hanno scoperto ora che sono stati "costretti" a controllare. Chi acquista un gioco da collezione, soprattutto se inscatolato e sigillato, non lo fa di certo perché deve giocarci, pertanto molti se ne sono accorti ora che hanno aperto la scatola.

Si stima che il collezionista sia stato coinvolto in "almeno € 100.000 in presunte transazioni di gioco false". Il gruppo spiega in una FAQ che accompagna il post che non è chiaro quali siano i procedimenti legali in corso o se saranno addirittura portati a termine perché "le persone colpite stanno scegliendo il miglior ricorso per loro e non vogliono renderlo pubblico".

Fonte: Kotaku

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