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Intel in Cina deve vedersela con un'ondata di caldo estremo: chiuse le fabbriche del colosso

Intel ha messo in atto misure estreme.

La provincia cinese del Sichuan ha ordinato la chiusura di tutte le fabbriche per sei giorni in modo da alleviare la carenza di energia nella regione mentre un'ondata di caldo torrido si diffonde in tutto il paese.

La regione del Sichuan è un luogo di produzione chiave per le industrie dei semiconduttori e dei pannelli solari e il razionamento dell'energia colpirà le fabbriche di proprietà di alcune delle più grandi società di elettronica del mondo, tra cui Apple, Foxconn e Intel.

La Cina sta affrontando la sua ondata di caldo più feroce degli ultimi sei decenni, con temperature che superano i 40 gradi Celsius in diverse città. Va da sé che il caldo estremo ha causato un aumento della domanda di aria condizionata negli uffici e nelle case, mettendo sotto pressione la rete elettrica. La siccità ha anche impoverito il livello dell'acqua nei fiumi, riducendo la quantità di elettricità prodotta negli impianti idroelettrici.

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Quale sarebbe l'implicazione per i giocatori? Intel potrebbe finire per dover aumentare i prezzi delle sue CPU in futuro, per compensare la chiusura delle fabbriche.

Fonte: The Verge