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Microsoft minimizza l'importanza del cloud gaming in risposta alle preoccupazioni del CMA

Un passo indietro strategico?

Siamo tutti con il fiato sospeso in questo periodo, con una trattativa Microsoft - Activision/Blizzard trasformatasi in una telenovela, tra colpi di scena improvvisi e primi piani su argomenti che non sembravano di così vitale importanza, visto il contesto.

Ultimamente la palla è passata al Competition and Markets Authority (CMA) del Regno Unito, che ha espresso diversi dubbi soprattutto sul cloud gaming Microsoft che in qualche modo, potrebbe prendere grosse fette di mercato rispetto Sony, ad esempio.

Questo perché la casa di Redmond ha negli ultimi anni stanziato enormi budget su questa tecnologia, sfruttando l'ecosistema Azure, su cui tra l'altro, si basa anche Sony. Tuttavia, visto forse l'andazzo, Microsoft ha fatto un piccolo passo indietro, almeno a parole, sottolineando come il cloud gaming non sarà poi così impattante sul mercato.

"Il cloud gaming è una tecnologia nuova e immatura che deve affrontare sfide significative, in particolare sui dispositivi mobili. Sebbene ciò possa crescere, in particolare su tali dispositivi, non si prevede che il suo utilizzo sia rapido in quanto richiede un cambiamento significativo nel comportamento dei consumatori. Una ricerca pubblicata dalla CMA mostra che, sia nel mondo che nel Regno Unito, dove gli utenti di app di cloud gaming potevano scegliere tra l'app nativa di un provider o l'app Web su Android, circa il 99% degli utenti utilizzava l'app nativa, con l'1% che utilizzava il Web app o una combinazione di Web e app nativa. Microsoft e molti esperti del settore si aspettano che i giocatori su PC e console continueranno a scaricare la stragrande maggioranza dei giochi a cui giocano."

"[...] La decisione di rinvio respinge le opinioni di Microsoft sulla base del fatto che 'non riescono a riconoscere l'impatto dei servizi di cloud gaming sulla domanda di console, PC e giochi', sostenendo che 'i servizi di cloud gaming possono essere visti come un'alternativa per i giocatori a possedere una console o un PC'. Ciò sopravvaluta ampiamente la rilevanza e l'importanza dei servizi di cloud gaming nello spazio di gioco al momento e nel medio termine. Microsoft concorda sul fatto che in futuro i servizi di cloud gaming potrebbero significare che le distinzioni hardware diventeranno meno importanti."

"Tuttavia, la realtà è che oggi il cloud gaming rimane agli albori e non è stato ancora proposta concretamente ai consumatori. Le prove dai documenti interni di Microsoft, dai dati e dai rapporti di terze parti mostrano che i servizi di cloud gaming non sono rilevanti in alcun modo per la 'domanda di console, PC e giochi' dei giocatori, né si prevede che questo cambierà nei prossimi anni. Nella decisione non sono presentate prove che suggeriscano il contrario."

Del resto, proprio la divisione Cloud Gaming di Microsoft consiglia ancora di giocare in modo classico, visto l'ampia latenza che ancora colpisce questa tecnlogia. L'ambizione di Microsoft è però enorme, come confermato dallo stesso CEO Satya Nadella, dove si punta ai tre miliardi di utenti attivi, grazie soprattutto a nuove infrastrutture 5G.

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Fonte: WCCFTech

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Marcello Ribuffo

Contributor

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