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Activision Blizzard, la controversa dirigente Fran Townsend non è più sponsor di ABK Woman's Network

Gli effetti della causa legale si fanno sentire.

Frances Townsend di Activision Blizzard ha annunciato le proprie dimissioni come sponsor esecutivo del ABK Women's Network, gruppo che rappresenta le dipendenti donne del conglomerato Activision Blizzard King.

La scelta della Townsend era inevitabile, considerando le polemiche che hanno recentemente sommerso lei e l'intera compagnia.

Ricordiamo infatti che Activision-Blizzard è stata denunciata dallo Stato della California a causa delle molestie e del sessismo dilagante fra i suoi uffici, a discapito delle donne lavoratrici.

Townsend fu parte del "damage control" iniziale di Activision Blizzard: quando la notizia divenne di pubblico dominio, lei, insieme ad altri dirigenti, non esitarono a definire le accuse come distorte e fallaci, ignari (o volutamente ciechi) del crescente malcontento che stava nascendo fra i dipendenti.

Le critiche che seguono Activision Blizzard da diverse settimane sono ormai note a tutti e alcune di esse sono legate proprio alla figura di Townsend.

Inizialmente criticata per le sue dichiarazioni sopracitate, dichiarò successivamente che la sua frase proveniva dal reparto legale e PR della compagnia e che non rappresentavano la sua voce.

Peccato che, poco tempo dopo, sul proprio profilo Twitter venne sorpresa a retwittare un articolo intitolato "Il problema con le segnalazioni anonime", un pezzo che accusa chi spiffera e rende noti i problemi di una compagnia; decisamente inappropriato, considerando che è proprio grazie a queste segnalazioni che il pubblico ha scoperto i vari casi di molestie.

In seguito, la Townsend ha bloccato su Twitter diversi impiegati Blizzard e giornalisti, per poi disattivare il proprio account, un'altra azione che molti hanno condannato.

Come ciliegina sulla torta, molte persone non vogliono che si dimentichi la precedente occupazione della dirigente: consulente alla sicurezza nazionale per il governo del repubblicano George W. Bush e supporter della tortura come mezzo legale d'interrogatorio.

In mezzo a tutto questo bailamme, le dimissioni della Townsend dal gruppo ABK Women's Network sembrano solo una logica conseguenza degli eventi. Ricordiamo, in ogni caso, che la donna è ancora impiegata presso Activision Blizzard.

Non sappiamo come andrà a finire la vicenda, ma fra le dimissioni dei dirigenti, la rabbia dei dipendenti e il malconteno degli investitori, si tratta di qualcosa che cambierà sostanzialmente l'industria videoludica.

Fonte: IGN