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Al via il progetto Giovani ambasciatori contro il bullismo e il cyberbullismo per un web sicuro

Milly Carlucci madrina dell'iniziativa.

Per promuovere il Safer Internet Day, oggi è stato presentato il progetto Giovani ambasciatori contro il bullismo e il cyberbullismo per un web sicuro, un'iniziativa per educare maggiormente i giovani sui pericoli derivati dagli atteggiamenti aggressivi adottati sul web e, in particolare, sui social.

Il progetto coinvolgerà 40.405 studenti e più di 80.000 tra docenti e genitori, presenti in 114 scuole medie di 15 regioni.

MOIGE e Polizia di Stato, insieme a Fondazione Vodafone Italia e Trend Micro sono coinvolti nel progetto. Milly Carlucci sarà la madrina dell'iniziativa.

Secondo i dati diffusi dalle prime indagini svolte dalla Polizia Postale, per 8 ragazzi su 10 non è grave insultare, ridicolizzare o rivolgere frasi aggressive sui social. Inoltre, le aggressioni verbali non sono gravi perché non vi è violenza fisica.

7 su 10 dichiarano invece che gli insulti riguardano l'aspetto fisico, l'abbigliamento, i comportamenti e che la vittima non avrà alcuna conseguenza dagli attacchi. Per 7 su 10 non è grave pubblicare immagini non autorizzate che ritraggono la vittima.

"Internet rappresenta prima di tutto una grande opportunità, ma va utilizzato in maniera responsabile per prevenire i possibili rischi e pericoli. La Polizia di Stato è ormai da anni impegnata su questo fronte ritenendo che iniziative come quella odierna siano occasioni importanti per diffondere la cultura della sicurezza" - ha dichiarato Roberto Sgalla, Direttore Centrale delle Specialità della Polizia di Stato.

"E' necessario però saper utilizzare correttamente Internet, ed in modo speciale i social network, che sono la via principale attraverso la quale si sviluppano gli episodi di cyberbullismo, spesso con gravi conseguenze". Queste le parole di Maria Rita Munizzi, Presidente nazionale MOIGE - Movimento Italiano Genitori.

"I nuovi media aiutano i nostri ragazzi, per la loro crescita personale e formativa. L'accesso a queste tecnologie è un diritto che dovrebbe essere garantito a tutti loro, d'altro canto è fondamentale fornire a noi genitori gli strumenti più efficaci per affiancarli e prevenire i rischi che provengono da un utilizzo scorretto del web". Così commenta Milly Carlucci, madrina dell'iniziativa.

Cosa ne pensate di questa iniziativa?