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Skin Armature da $20 ed emote da $12: le microtransazioni di Anthem fanno discutere ma ogni oggetto può essere ottenuto giocando

Le microtransazioni del titolo BioWare sono accettabili?

Con il lancio della VIP demo e l'imminente open beta prevista per l'1 febbraio, Anthem sta facendo parlare di sé e mentre BioWare sta lavorando per risolvere ogni problema delle prime fasi di test si solleva una potenziale critica riguardante le microtransazioni del titolo.

Anthem non propone loot box di alcun tipo e presenta microtransazioni legate solo a oggetti cosmetici come skin per le armature, texture rare ed emote. I prezzi attualmente sono assolutamente provvisori ma iniziano già a far discutere sui forum come dimostrato per esempio dal thread aperto su ResetEra che rivela proprio i prezzi attuali dello store del gioco.

Come mostrato nell'immagine qui di seguito, 100 shards dovrebbero costare $1 e quindi un armor pack viene proposto a 20$, emote a $12 e texture rare a $8. Si tratta di prezzi che sarebbero in linea con Fortnite.

Ciò che è interessante notare è il fatto che non ci sono oggetti di alcun tipo non acquistabili semplicemente giocando e ottenendo la valuta in-game. In parole povere le microtransazioni non solo riguardano oggetti non necessari per proseguire nell'avventura e che non danno vantaggi a livello di gameplay ma allo stesso tempo sono un'alternativa a un ottenimento legato semplicemente al giocare e al progredire nell'avventura.

In attesa di scoprire come verranno impostate all'interno del gioco finale, questo tipo di microtransazioni può essere considerato accettabile o va comunque criticato?