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Assassin's Creed Origins e il caso del ruolo di Aya ridotto drasticamente

Un nuovo podcast svela i retroscena sullo sviluppo dei personaggi femminili.

La serie di Assassin's Creed ha raccolto nel tempo una nutrita schiera di fan, con un franchise in continua evoluzione che ora vede la presenza di personaggi femminili da poter scegliere. Tuttavia Ubisoft in questo periodo ha fatto molto parlare di sé soprattutto per il caos interno dell'azienda tra accuse di molestie e sessismo.

Un gruppo di giocatori si è riunito creando "Assassin's Creed Sisterhood" con un primo podcast dedicato alle presenze femminili nel gioco. Il primo episodio si è concentrato in un'intervista con le doppiatrici di Aya e Amunet (Alix Wilton Regan) e Cleopatra (Zora Bishop). Ognuna delle doppiatrici ha parlato di come è stato lavorare sul gioco e nonostante l'apprezzamento e la gioia che hanno avuto per poter interpretare questi personaggi, ovviamente le due attrici hanno parlato anche dei problemi occorsi durante lo sviluppo.

Regan ha espresso frustrazione per il modo in cui il ruolo di Aya nella storia è stato continuamente tagliato nella sceneggiatura che le era stata consegnata da prima dell'inizio della registrazione. Ha dichiarato inoltre di non conoscere le ragioni alla base di questo, ma vedere il suo ruolo rimpicciolirsi sempre più è stato doloroso ed offensivo per la doppiatrice.

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Anche Bishop ha criticato la rappresentazione di Cleopatra, focalizzata principalmente sulla sua sessualizzazione. Queste lamentele sembrano rappresentative dell'atteggiamento di Ubisoft nei confronti delle donne nei giochi, ulteriormente mostrato in un recente video riassuntivo di Assassin's Creed in cui sono state omesse le donne assassine.

Fonte: GameRant