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Bandai Namco ha le idee molto chiare: garantire che il 50% delle produzioni sia rappresentato da nuove IP

La compagnia vuole costruire in questo modo un modello di business sostenibile.

Il vice presidente per il marketing e il mercato digitale di Bandai Namco, Hervé Hoerdt ha rilasciato a GamesIndustry delle interessanti dichiarazioni che chiariscono meglio quale siano gli obiettivi del publisher in futuro e, stando alle parole di Hoerdt, la compagnia vuole garantire che il 50% delle produzioni sia rappresentato da nuove proprietà intellettuali.

"Vogliamo che il 50% del nostro business sia rappresentato da nuove IP. Prima di tutto questo ci permetterà di costruire un modello di business sostenibile, perché la maggior parte delle nostre proprietà intellettuali sono costituite da franchise e licenze. Per avere un modello di business sostenibile, è importante avere delle IP proprie. Ogni publisher sta costruendo le sue proprietà intellettuali".

Il dirigente spiega che le IP di Bandai Namco sono molto legate a giochi di combattimento e a quelli a tema anime, c'è bisogno, quindi, di esplorare maggiormente altri generi:

"Altro elemento importante è che le IP che abbiamo fanno riferimento sempre allo stesso "settore", come ad esempio i giochi di combattimento e i giochi a tema anime. Nel mondo dei videogiochi, però, ci sono molti più generi, c'è tantissimo altro di cui occuparsi".

Hervé Hoerdt aggiunge che Bandai Namco è un'azienda legata all'intrattenimento a 360 gradi, quindi non solo al gaming e con franchise su licenza, come Naruto, One Piece, Dragon Ball Z, non è possibile un'"esplorazione" a 360 gradi.

"Vogliamo creare delle proprietà intellettuali che possiamo esplorare pienamente, come ad esempio stiamo facendo con Little Nightmares. Ci sono tantissime novità nel futuro di questa IP e non è un segreto che stiamo parlando con persone di questo ambiente per poterne fare anche un film".

Infine, la compagnia punta con decisione a sviluppare almeno il 50% dei suoi giochi fuori dai confini del Giappone, in modo che si possa favorire una maggiore apertura a un tipo di pubblico diverso e interessato a più generi. Tutti questi cambiamenti, nei piani di Bandai Namco, dovrebbero concretizzarsi "entro la prossima decade."

Che ne pensate?