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Bethesda spiega il suo approccio al nuovo Doom

Sa di avere "qualcosa da dimostrare".

Pete Hines, responsabile del marketing di Bethesda, è tornato a parlare di Doom con MCV (via CVG).

Per farlo, ha usato l'esempio di Wolfenstein: The New Order. "Gli ultimi giochi della serie erano 'ok' o 'non grandiosi'. Non era un franchise per cui i giocatori aspettavano disperatamente un seguito. Wolfenstein non è Uncharted".

"Ma il developer Machine Games ora ha ripulito l'immagine dell'IP".

"La vediamo in maniera molto simile al caso di Wolfenstein", per il nuovo Doom, "perché è passato così tanto tempo dall'ultimo capitolo. Ci lavoreremo come se avessimo di nuovo qualcosa da dimostrare a noi stessi. Non abbiamo pass gratuiti. Nessuno penserà che questo gioco sarà magnifico".

"Dovremo dimostrare che questo gioco sarà qualcosa di divertente e diverso, che merita l'attenzione che gli state dedicando. Non avremo l'approccio 'è Doom, è ovvio che ci giocherete'".

Il nuovo Doom sarà ripresentato alla Quakecon del 17 luglio.

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Paolo Sirio

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Boxaro ma non troppo, sonaro a tratti con un occhio di riguardo per Nintendo, comprende ben presto che il mestiere del giornalista, filtrato per la passione dei videogiochi, ha tutto un altro sapore.

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