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Campus Party presenta Mining4Social: minare criptovalute per beneficenza

I partecipanti al Campus Party potranno mettere a disposizione il proprio PC per raccogliere criptovalute da donare in beneficenza.

Il mining di criptovalute è diventato molto popolare negli ultimi anni anche nel nostro paese, e gli organizzatori del Campus Party hanno avuto la buona idea di abbinare a questa tecnologia alla beneficenza, presentando l'iniziativa Mining4Social.

Mining, criptovalute, blockchain, computer e solidarietà: sono questi gli ingredienti della campagna charity lanciata da Campus Party per finanziare laboratori di ricerca, scuole ed iniziative sociali in favore dei giovani in condizioni disagiate. Un modo originale per sfruttare la tecnologia per contribuire a costruire il futuro di chi è in difficoltà.

"La creatività, la capacità di innovare e avere idee, la capacità di immaginare il futuro sono ovunque", spiega Carlo Cozza, presidente di Campus Party Global. "Siamo convinti che sia importante offrire la possibilità di dimostrare le proprie capacità anche a chi vive in situazioni svantaggiate. Ecco perché con la Fondazione Campus Party stiamo sviluppando programmi di formazione dedicati proprio ai meno fortunati."

Mining4Social offre a tutti i visitatori di Campus Party la possibilità di partecipare a questa iniziativa di beneficenza utilizzando il proprio pc. Infatti, la campagna si basa sul mining, ovvero il processo che permette di ottenere criptovalute utilizzando la potenza di calcolo dei computer. Tutti i visitatori potranno così "minare" (cioè produrre) Monero, una criptovaluta alternativa al bitcoin.

Mining4Social è stata sviluppata grazie ad una startup italiana, DoubleBit, nata proprio a Campus Party nel 2017. Monero è progettato per essere minato senza una grande potenza di calcolo, in modo da preservare i pc. L'intera somma prodotta durante Campus Party Italia sarà devoluta alla Fondazione Campus Party che li impiegherà per scopi sociali.

Sono essenzialmente tre i progetti che la Fondazione sta portando avanti. Il primo è Include, un progetto no-profit dedicato ai giovani provenienti da situazioni socio-economiche svantaggiate, con l'obiettivo di educare e formare professionisti specializzati. Il secondo è Laboratories: in Brasile Campus Party ha costruito laboratori di robotica, IT e programmazione per attirare i giovani che vivono in comunità bisognose. L'obiettivo è di costruire più di 500 laboratori nei prossimi quattro anni.

Infine, c'è Campus Party School in Madagascar, Campus Party crede nel diritto di ognuno di noi di avere accesso all'informazione e all'educazione. Per questo nel Luglio 2017 in Madagascar è stata fondata la prima Campus Party School che ospita più di 100 bambini per fare la differenza nel futuro del paese. Oltre al mining è possibile partecipare all'iniziativa di charity anche in modo tradizionale, ovvero effettuando una donazione, sempre in criptovaluta, utilizzando il wallet indicato su www.mining-party.org.

In questo modo, anche coloro che non parteciperanno al Festival portandosi dietro il PC, potranno contribuire ai progetti della Fondazione Campus Party e contribuire a costruire il futuro di giovani provenienti da situazioni disagiate.

Che ne pensate della campagna di beneficenza lanciata da Campus Party? Trovate che sia interessante utilizzare il mining di criptovalute per fare beneficenza?