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Videogiochi e Cina primo 'passo falso': i ricavi e i giocatori diminuiscono per la prima volta in 14 anni

I videogiochi in Cina registrano un calo.

Le entrate totali generate dalle società di videogiochi cinesi e il numero di giocatori nel paese sono entrambi diminuiti nella prima metà del 2022 rispetto a un anno fa, segnando il loro primo calo da quando i dati sono diventati disponibili nel 2008.

Il fatturato combinato nel mercato cinese dei videogiochi è diminuito dell'1,8%, mentre il numero di giocatori è sceso leggermente a 665,69 milioni a fine giugno dai 666,57 milioni di dicembre, ha affermato il Game Publishing Committee of the China Audio-Video and Digital Publishing Association in un rapporto pubblicato giovedì in una conferenza del settore a Shaoxing, una città nella provincia orientale dello Zhejiang.

Questo declino suggerisce che l'era della crescita senza restrizioni nel mercato dei videogiochi più grande del mondo è giunta al termine. Le entrate interne delle società di gioco cinesi sono diminuite del 4,25% durante il periodo di un anno fa, in calo rispetto alla crescita dell'8,3% nella prima metà del 2021 e della crescita del 30,4% nella prima metà del 2020.

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Il rallentamento arriva dopo che il governo cinese ha implementato alcune delle normative più severe al mondo sui videogiochi, che sono visti dai leader del paese come dannosi per il sano sviluppo dei giovani cinesi. Tali controlli includono un rigoroso sistema di licenze, un meccanismo di censura e un limite di tempo di gioco che vieta ai giocatori di età inferiore ai 18 anni di giocare online più di tre ore alla settimana.

Fonte: GamesIndustry

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