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Criterion ha "prestato" volontariamente il suo staff a Ghost

Non è stata EA ad imporre il passaggio dei 65 dipendenti.

Non è stata EA ad imporre il recente cambio di casacca a 65 dipendenti di Criterion, passati a Ghost Games per lavorare sui prossimi episodi della serie Need for Speed.

"Abbiamo prestato alcune persone (principalmente artisti e ingegneri) dal momento che stiamo facendo qualcosa di nuovo che non richiede l'intero team, al contrario di Ghost", has piegato Fiona Sperry, studio director di Criterion, a PCgamesN. "Quindi aveva semplicemente senso" agire in questo modo.

"Non è stato qualcosa che EA ci ha 'chiesto' di fare".

"Criterion è sempre stata impegnata sui propri giochi, quindi non è mai stato nei piani a lungo termine restare su Need for Speed. Non è un nostro gioco", ha inoltre aggiunto Sperry. "Il mio management team ha gestito la situazione con quello di Ghost, è così che funzionano le cose in EA ultimamente. I team lavorano insieme, condividono il personale in base alle esigenze dei progetti".

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Paolo Sirio

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Boxaro ma non troppo, sonaro a tratti con un occhio di riguardo per Nintendo, comprende ben presto che il mestiere del giornalista, filtrato per la passione dei videogiochi, ha tutto un altro sapore.

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