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Crytek: "la nostra reputazione è stata danneggiata"

Lo sviluppatore tedesco confida nei prossimi titoli per migliorarla.

Le recenti difficoltà di Crytek, tra dipendenti non pagati e l'IP di Homefronte venduta a Koch Media, hanno danneggiato la reputazione dello studio agli occhi dei giocatori.

Lo ammette il co-fondatore dello studio Avni Yerli in un'intervista al sito MCV, a margine della Gamescom da poco conclusa a Colonia.

"Il passaggio ad una compagnia online ha richiesto molto più tempo di quanto previsto" spiega Yerli, "Questa è stata la causa maggiore dei problemi. Ha richiesto più tempo ed è costata più di quanto avevamo previsto".

Ma non sembra darsi per vinto: "Sono sicuro che la situazione abbia danneggiato la nostra reputazione, ma per Crytek l'obiettivo è focalizzarsi sulle nostre competenze fondamentali, ovvero realizzare giochi di alta qualità".

"Quando pubblicheremo questi giochi spero ci rimetteremo in pista, e la gente vedrà Crytek nel modo in cui merita", ha quindi concluso Yerli.

Fra i titoli che dovrebbero segnare il ritorno di Crytek ci sarà Hunt, di cui potete leggere la nostra anteprima a questo indirizzo.