CD Projekt blocca l'uscita di Devotion su GOG e dopo Cyberpunk 2077 altra bufera per la compagnia
Il gioco è stato eliminato dallo store.
Nella giornata di oggi, lo sviluppatore di Devotion, Red Candle Games, aveva annunciato che il suo gioco rimosso tempo fa da Steam sarebbe approdato nel negozio di CD Pojekt RED, GOG, dal 18 dicembre. Ebbene, sembra che la società abbia fatto marcia indietro perché il gioco non è più presente all'interno del negozio.
Devotion è considerato uno dei migliori giochi horror dell'ultimo decennio, ma si è rivelato controverso. Dopo il suo lancio nella primavera del 2019, si è scoperto che Devotion conteneva un riferimento poco lusinghiero al presidente cinese, Xi Jinping. La scoperta ha suscitato clamore tra i giocatori cinesi, portando al ritiro del gioco, alla chiusura dell'account di Red Candle su Weibo, una delle più grandi piattaforme di social media cinesi, e alla rimozione del gioco da Steam in Cina.
Ora il titolo horror doveva arrivare su GOG, ma all'ultimo minuto, l'account Twitter del negozio ha cambiato opinione: "Dopo aver ricevuto molti messaggi dai giocatori, abbiamo deciso di non mettere il gioco nel nostro negozio". Ovviamente molti giocatori si sono infuriati, affermando che CD Projekt RED non vuole avere ripercussioni dalla Cina e preferisce non ospitare il gioco sulla sua piattaforma.
There is no way you're not putting it on the store because of the opinion of gamers. They can just choose not to buy that game. Who cares if a game they don't want to play is simply on the platform?
— Mah-Dry-Bread? Why would you watch that trash (@MahDryBread) December 16, 2020
You just don't want the platform pulled from China.
CDPR: releases a game about fighting government and corporate oppression
— Shaun Wall 🇺🇦 ☀️⛅ (@Nomaki) December 16, 2020
Also CDPR: pulls a game from GOG within hours of announcing after receiving pressure from "gamers", which is 100% covering for "we don't want to lose the Chinese market so we're bowing to censorship" https://t.co/3Te6DlVW1h
Insomma, questa non è altro che l'ultima controversa decisione della società, dopo il lancio non proprio idilliaco di Cyberpunk 2077.
Fonte: Eurogamer.net