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Dishonored, Prey e Weird West: per Raphael Colantonio tutti i generi possono essere immersive sim

La visione del fondatore di Arkane Studios.

Quello di immersive sim è un concetto particolare che all'interno dell'industria AAA di oggi non sta di certo ottenendo il riconoscimento che meriterebbe vista la complessità delle meccaniche e del level design che caratterizzano gli esponenti di spicco del "genere". Dishonored, Dishonored 2 e Prey sono tutti capolavori dalle vendite infime rispetto alla qualità che dimostrano.

Come potete vedere abbiamo apertamente citato Arkane Studios e il motivo è semplice: Raphael Colantonio. Il fondatore della talentuosissima software house si trova ora alle prese con una nuova avventura indie e con il suo primissimo progetto denominato Weird West. Si tratta anche in questo caso di una immersive sim piuttosto particolare con una visuale dall'alto e con un'anima da action-RPG.

Il gioco è stato descritto da Colantonio stesso con una definizione quanto meno curiosa: "una versione action di un qualcosa che è un punto di incontro tra Fallout e Ultima 7 con un ampio spazio di possibilità in cui non ci saranno due giocatori che avranno la stessa partita". Negli ultimi giorni Colantonio ha parlato del proprio progetto e in generale delle immersive sim in una intervista molto interessante.

"Immersive sim? Se c'è qualcosa di chiaramente presente è il fatto che ci sia peso, molte proprietà fisiche. Si configura come qualcosa che dirà sempre 'sì' ai giocatori. Non fingiamo nulla. Penso che molte persone siano decisamente a proprio agio, forse felici perché si sentono più sicuri, quando si tratta di giocare a titoli che sono maggiormente incanalati, un'esperienza molto controllata, molto prescritta. Poi c'è una cutscene che dice qualcosa della storia e si sentono a proprio agio, poi continuano a uccidere qualche altro mostro prima della cutscene successiva. Non capisco queste cose, non fanno per me ma tecnicamente ciò che chiamiamo immersive sim può davvero essere applicato a qualsiasi cosa.

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"Per quanto riguarda Weird West guardo al progetto nello stesso modo in cui lavoravo in Arkane. Ho lavorato su giochi come Dishonored per esempio e la domanda era la stessa. È troppo complicato? Le persone si stuferanno dello stealth e di tutti i modi indiretti in cui si possono fare le cose? Penso che fino a quando porti a galla l'accessibilità, fino a quando porti a galla quella profondità e non sembra troppo complesso (il problema è la complessità) e si rivela accessibile ma comunque profondo allora penso si possa considerare un successo.

"Perfino io non apprezzo i videogiochi complessi. Sono un giocatore old school ma mi piacciono i videogiochi che sono semplici da giocare, in cui poi la profondità emerge successivamente, a poco a poco. Questa è la bellezza di questi giochi e penso che una buona immersive sim debba essere realizzata in questo modo".

Weird West uscirà nel corso del 2021 per ora solo su PC. Cosa pensate delle parole di Colantonio, delle immersive sim e della sua idea di videogioco?

Fonte: Rock Paper Shotgun