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EA dubita del futuro del free-to-play sulle console

Saranno davvero il modello di vendita predominante?

Il modello del free-to-play potrebbe non essere quello predominante nel futuro delle console, al contrario di quanto molti esponenti dell'industria videoludica hanno paventato finora.

A pensarlo è Patrick Soderlund di EA Games, secondo il quale "i modelli di business" che prevedono il download gratuito e quello classico a pagamento "co-esisteranno" ancora a lungo.

"Solo 18 mesi fa, gran parte dei giochi mobile erano download completi. Ora direi che il 90% di questi è freemium", ha spiegato Soderlund a MCV. "Questo cambiamento è successo molto rapidamente. Non so se questo succederà anche sulle console".

"Ci saranno alcuni giochi che saranno free-to-play ma penso anche che questi saranno molto diversi per natura dai giochi completi. Penso che molti preferiscano pagare per avere giochi completi e accedere a tutto. E non userei più la parola free-to-play", perché questi titoli "non sono gratuiti".

Il boss dell'etichetta di Electronic Arts ha poi fatto l'esempio di YouTube. Il servizio di Google è "gratuito ma per vedere Gravity al cinema devo pagare. L'uno non esclude l'altro".

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Paolo Sirio

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Boxaro ma non troppo, sonaro a tratti con un occhio di riguardo per Nintendo, comprende ben presto che il mestiere del giornalista, filtrato per la passione dei videogiochi, ha tutto un altro sapore.
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