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Ecco perché le "regole basilari" di Call of Duty non cambieranno mai

Infinity Ward accosta il gioco allo sport.

Il produttore esecutivo di Call of Duty: Ghosts Mark Rubin ha spiegato perché le regole basilari della serie non cambieranno nel prossimo e nei prossimi episodi della serie.

"La verità ovvia", secondo Rubin, è che "se questo fosse calcio, e l'anno prossimo decidessimo di voler far giocare solo sette persone a squadra e di farle usare soltanto le mani, non penso che molte persone vorrebbero" acquistare il titolo.

"Quindi non possiamo cambiare troppe regole basilari del gioco, e le regole basilari sono molto semplici. Sei un giocatore, è in prima persona, hai un'arma nelle tue mani e giri intorno alla mappa sparando alle altre persone".

Non c'è dunque spazio per la creatività? "Possiamo giocare molto con la parte esterna di come funziona il gioco, cose come la personalizzazione del personaggio, migliorare i movimenti nel mondo del gioco, rendere il mondo stesso più interessante, aggiungere nuove modalità, aggiungere nuove mappe dinamiche". Ma non di più.

Sarà abbastanza per tenere alta l'attenzione degli utenti?

Avatar di Paolo Sirio
Paolo Sirio: Boxaro ma non troppo, sonaro a tratti con un occhio di riguardo per Nintendo, comprende ben presto che il mestiere del giornalista, filtrato per la passione dei videogiochi, ha tutto un altro sapore.

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