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Facebook sta studiando una tecnologia di "super udito" per i suoi visori AR

Prospettive intriganti anche per i visori VR.

Facebook sta lavorando ad una nuova tecnologia volta a migliorare sensibilmente il ruolo del suono nei suoi dispositivi a realtà aumentata.

Il capo scienziato Michael Abrash e il suo team di FRL Research (gli ex-Facebook Reality Labs) hanno pubblicato alcuni dettagli sul loro attuale esperimento, noto a creare quello che definiscono "perceptual superpowers". In sintesi, vogliono creare un sistema AR che possa determinare cosa stai cercando di ascoltare e amplificarlo, rimuovendo allo stesso tempo i rumori di sottofondo. Un esempio pratico? Come essere in un ristorante affollato ed essere in grado di essere ascoltato senza alzare la voce.

Come dovrebbe funzionare il tutto? I dispositivi AR dovrebbero captare il suono con i microfoni, usando indizi contestuali per determinare i suoni importanti e trasmetterli in auricolari specializzati.

In linea di massima, come conferma la stessa Facebook, funzionerebbe come i moderni apparecchi acustici, in grado di amplificare suoni e musiche, riducendo i brusii. Grazie all'aiuto di un visore AR, tuttavia, queste potenzialità possono diventare ben più avanzate e mirate.

Come potete vedere voi stessi in fondo alla notizia, Facebook ha pubblicato anche una foto del prototipo. Ovviamente, si tratta di una tecnologia ancora in sviluppo e potrebbero passare anni, prima di poterla vedere applicata in un prodotto mirato ai consumatori, specialmente considerando le problematiche da chiarire. Questo "superudito" costituirà un problema per la privacy? Sarà possibile ascoltare delle conversazioni private? Inoltre, conoscendo Facebook, questa tecnologia sarà affiancata ad un sistema di pubblicità invasiva, creata a seconda di quello che guardiamo o ascoltiamo?

Abrash ha già dichiarato che la tecnologia non è qualcosa di invasivo e, soprattutto, non è fantascienza: "Invece di pensarla come un indicatore magico che ci fa ascoltare quello che indichiamo, pensatela come qualcosa che permette alle persone di partecipare alle conversazioni in cui sono già presenti.".

In ogni caso, se pensiamo alle applicazioni di default, potrebbe essere una gran bella tecnologia. Inoltre, chi lo sa: queste feature potrebbero far capolino un giorno nei visori VR di Facebook, Oculus, e migliorare sensibilmente l'immersione nei vari videogiochi, non credete anche voi?

Fonte: TheVerge