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"First, best e must": scopriamo i tre pilastri della filosofia first-party di PlayStation

Shawn Layden ci spiega tre concetti fondamentali per Sony.

Se c'è un aspetto della strategia di Sony che mette d'accordo quasi tutti, compresi i più critici nei confronti della compagnia, è l'evidentissimo impegno profuso nella creazione di un'offerta first-party di assoluto valore. PS4 ci ha già regalato una serie di giochi davvero imperdibili ma qual è la filosofia alla base dello sviluppo first-party della compagnia nipponica?

"First, best e must" sono i tre pilastri rivelati e spiegati in dettaglio da una figura chiave di Sony come Shawn Layden all'interno di un'intervista pubblicata da VentureBeat.

"Il gioco su cui stai lavorando deve soddisfare almeno uno di questi criteri. First significa creare il primo di una tipologia di giochi, un genere che non esiste, un mercato che non è ancora stato reso esplicito. Il vostro gioco lo fa? Per il nostro sviluppo first-party quello è un impegno da portare avanti. Non siamo qui per creare giochi che rubino fette di mercato ad altri publisher dato che gestiamo la piattaforma il punto non è rubare una fetta della torta, è fare crescere l'intera torta. Se si crea un gioco come Parappa the Rapper, chi avrebbe mai detto che un titolo rhythm action sarebbe diventato un genere? A breve dai nostri studi uscirà Concrete Genie, una nuova forma di intrattenimento che non abbiamo mai visto prima. Se riuscite a soddisfare questo aspetto allora in quanto Worldwide Studios siamo interessati al vostro progetto.

"Best probabilmente è il punto più semplice da spiegare. Se sei il meglio significa che tra gli action-adventure stai creando Uncharted o God of War. Devi essere il migliore della classe. Se qualcuno dovesse arrivare presentando il proprio progetto in dettaglio e mi dicesse: "Shawn questo titolo farà parecchi soldi e sarà il quarto miglior racing game di tutti i tempi" allora risponderei che non siamo interessati a creare il quarto miglior prodotto in una certa categoria. Quello non è qualcosa che sosterremmo.

"Must è probabilmente l'altro elemento che riflette la nostra posizione in quanto sviluppo first-party legato alla piattaforma. Ci sono dei giochi che dobbiamo realizzare anche se inizialmente dovesse essere difficile ottenere profitto. Per esempio i giochi per PlayStation VR. Per alcuni sviluppatori third party potrebbe non essere un mercato interessante ma noi abbiamo bisogno di giochi per muovere la piattaforma. Per questo nei Worldwide Studios accettiamo un buon numero di progetti per PSVR al fine di supportare il lancio di quella piattaforma e darle la possibilità di affermarsi.

"First, best e must. Guardiamo a tutti i nostri giochi attraverso questa lente e nella maggior parte dei casi ci aiuta a prendere la decisione giusta".

Cosa pensate delle parole di Layden e dei tre pilastri alla base della filosofia che guida il lavoro di Sony a livello di first-party?

Avatar di Alessandro Baravalle
Alessandro Baravalle: Si avvicina al mondo dei videogiochi grazie ad un porcospino blu incredibilmente veloce e a un certo "Signor Bison". Crede che il Sega Saturn sia la miglior console mai creata e che un giorno il mondo gli darà ragione.
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