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"Gli Esport non hanno alcun futuro olimpico finché la violenza non verrà rimossa"

Il presidente del comitato olimpico internazionale Thomas Bach si esprime al riguardo.

Il presidente del comitato olimpico internazionale Thomas Bach si è espresso in merito alla possibile integrazione degli Esport nei Giochi Olimpici, riporta Nypost.

La risposta di Bach, almeno per il momento non lascia ben sperare. Egli è titubante riguardo l'implementazione di questa nuova disciplina, ed in occasione di un'intervista ha affermato:

"Non possiamo avere nel programma olimpico un gioco che promuova violenza o discriminazione. I così detti "killer games". Loro, per come la vediamo, sono in contraddizione con i valori olimpici e quindi non possono essere accettati".

E riguardo gli sport che usano armi, come la scherma, egli distingue:

"Ovviamente ogni sport da combattimento trae le sue origini da un vero combattimento tra la gente, ma lo sport è espressione civile di tutto questo. Se abbiamo degli Esport dove si tratta di uccidere qualcuno, questo non può essere in linea con i valori olimpici".

Cosa ne pensate delle parole del presidente del comitato olimpico internazionale?

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Stefan Tiron

Contributor

Studente universitario a tempo pieno, scrittore a tempo vuoto. Svezzato a PS1 e Final Fantasy, adora il genere degli RPG e di riflesso il fantasy in ogni sua forma e dimensione.
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