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Gli hardcore gamer non rinunceranno alle confezioni

Il digital delivery avrà vita dura all'infuori del casual gaming.

Gli hardcore gamer non rinunceranno alle confezioni per i loro titoli preferiti.

È quanto emerge da un report di Wedbush Securities, per cui i casual gamer potranno anche lasciare le console per i cellulari e i titoli social, ma gli hardcore resteranno legati ai prodotti confezionati.

"Molti investitori credono che i consumatori stiano abbandonando i prodotti confezionati in favore dei giochi mobile e social, e pensano che i publisher che hanno perso terreno non recupereranno mai. Pensiamo che questa tesi sia vera solo parzialmente; nella nostra visione, i casual gamer sposteranno il loro tempo videoludico dai prodotti confezionati ai mobile e social game, ma gli hardcore gamer non faranno lo stesso", si legge nello studio condotto da Wedbush, la stessa compagnia di Michael Pachter.

"Il business dei beni confezionati dovrebbe consistere di hardcore game (l'ampia maggioranza delle vendite su Xbox 360 e PS3) e più casual game (l'ampia maggioranza delle vendite su Wii e DS). La nostra tesi si basa sulle vendite del 2011 (dati NPD Group), con le vendite del software per Xbox 360 in crescita del 12%, quelle per PS3 in crescita del 4%, quelle per DS e Wii in calo rispettivamente del 21% e del 31%".

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Paolo Sirio

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Boxaro ma non troppo, sonaro a tratti con un occhio di riguardo per Nintendo, comprende ben presto che il mestiere del giornalista, filtrato per la passione dei videogiochi, ha tutto un altro sapore.

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