Greenberg: la data di uscita di Rise of the Tomb Raider è stata una "grande scommessa"

Si è discusso parecchio della data d'uscita di Rise of the Tomb Raider e della decisione da parte di Microsoft di far debuttare il titolo in contemporanea con il lancio (lo stesso giorno in America) di Fallout 4.

La compagnia di Redmond si era dichiarata più che fiduciosa e convinta che il titolo non avrebbe risentito in alcun modo della concorrenza di una finestra di lancio caratterizzata da parecchie produzioni tripla A. Nei primi giorni di lancio le vendite ne hanno risentito piuttosto chiaramente ma Rise of the Tomb Raider è comunque riuscito a vendere più di un milione di unità.

Aaron Greenberg di Microsoft ha parlato della data d'uscita del titolo nel corso di Gamertag Radio.

"Dal nostro punto di vista è difficile guardare al passato è affermare 'hey, è stata la scelta giusta o abbiamo sbagliato basandoci su tutta una serie di nuove informazioni'. Quella era una scelta su cui abbiamo strategicamente puntato, ci sentivamo molto orgogliosi di aver scelto un grande titolo e un grande team come Crystal Dynamics. Ho giocato a Rise of the Tomb Raider ed è un gioco fantastico, uno dei migliori su Xbox One tra quelli usciti nel 2015. Il team, penso, ha fatto una grande scommessa con questo gioco.

"La settimana in cui abbiamo lanciato siamo andati contro la grandezza di Fallout 4 avete ragione. Se guardate alle uscite tra il 26 ottobre e il 16 novembre sono usciti sette titoli AAA in quattro settimane. Si tratta di giochi che la maggior parte dei giocatori vorrebbe comprare e giocare e sono usciti tutti in insieme. Penso che sia uno dei periodi più floridi per l'abbondanza di titoli tripla A e ci aspettavamo di sfidare Uncharted ma è stato rinviato. Potete guardare indietro e dire che sarebbe stato meglio lanciare un po' dopo o un po' prima ma il gioco era pronto e il feedback è stato fantastico."

Greenberg non si pente, quindi, della scelta di Microsoft. Siete d'accordo con lui?

Fonte: Examiner