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GTA V e non solo: il politico USA dell'Illinois vuole vietare 'tutti i videogiochi violenti'

"Ideona".

Come vi avevamo riportato nella giornata di ieri, un rappresentante dell'Illinois ha chiesto di vietare GTA V dallo stato, in quanto ritenuto colpevole dell'impennata dei crimini a Chicago.

Ora però veniamo a sapere che nel mirino del rappresentante non c'è solo il titolo di Rockstar, ma tutti i videogiochi violenti. I documenti sono stati archiviati venerdì dal rappresentante Marcus C. Evans. Questa proposta impedirebbe la vendita di tutti i "videogiochi violenti" nello stato. Come definito nel disegno di legge, un videogioco violento è descritto come quello che "consente a un utente o giocatore di controllare un personaggio all'interno del videogioco che è incoraggiato a perpetrare la violenza da uomo a uomo in cui il giocatore uccide o provoca in altro modo gravi danni fisici o danno psicologico a un altro essere umano o animale".

Non solo, ma per coloro che noleggiano o acquistano un videogioco descritto come violento, andrà incontro ad una multa da 1.000 dollari. Il disegno di legge dovrà essere esaminato, ma nel 2011, la Corte Suprema ha affermato che i legislatori della California non potevano vietare la vendita di videogiochi violenti ai minori visto che questo medium rientra nella libertà di parola. "Come i libri, le opere teatrali e i film protetti che li hanno preceduti, i videogiochi comunicano idee - e persino messaggi sociali - attraverso molti dispositivi letterari familiari (come personaggi, dialoghi, trama e musica) e attraverso caratteristiche distintive del mezzo (come come l'interazione del giocatore con il mondo virtuale)", ha scritto il giudice della Corte Suprema Scalia. "Questo è sufficiente per conferire la protezione del Primo Emendamento".

Non è servito a niente quindi lo studio di alcuni ricercatori che hanno ribadito che "Non ci sono prove scientifiche sufficienti per supportare un nesso causale tra videogiochi violenti e comportamento violento".

Fonte: The Verge