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Il director di DmC sottolinea le differenze tra Occidente e Giappone

Ninja Theory preferisce concentrarsi più sull'aspetto visivo che sul gameplay.

Dall'esperienza con Ninja Theory, il director giapponese di DmC Devil May Cry, Hideaki Itsuno, ha imparato che esiste una profonda differenza nel modo in cui si sviluppano i giochi in Occidente e in Giappone.

Itsuno ha spiegato a Siliconera che Ninja Theory "preferisce concentrarsi prima sull'aspetto visivo per poi lavorare alla giocabilità", mentre la parte giapponese di Capcom "pensa prima alle logiche di gioco e alla base del gameplay, per poi costruire gradualmente la parte visiva".

Questa differenza di approccio sta incidendo sullo sviluppo di DmC Devil May Cry. Itsuno ha dichiarato di aver fatto il possibile per "trovare un sistema ibrido che prendesse il meglio dei due mondi".

"Non è stato facile, ma siamo soddisfatti dei risultati raggiunti", ha concluso.

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DMC Devil May Cry

PS3, Xbox 360, PC

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Filippo Facchetti

Contributor

Filippo Facchetti è un rispettabile nerd da sempre appassionato di "giochini elettronici". Prima di approdare a Eurogamer scrive per importanti riviste di settore e conduce programmi TV dedicati all'intrattenimento digitale.

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