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Il titolo di Whore of the Orient è offensivo per la comunità cinese

Il problema è il termine "Orient".

Il titolo di Whore of the Orient è stato definito "un tentativo di infangare cultura, storia e tradizioni cinesi" da Jieh-Yung Lo, vice sindaco di Monash.

Come riportato da The Age, il funzionario ha dichiarato di volersi appellare alla Australian Human Rights Commission.

"Si tratta dell'uso della parola 'Oriente'", ha dichiarato Lo. "Si lega a una concezione coloniale razzista del 19° secolo ed è offensiva in particolar modo per i membri più anziani della comunità. Fu un periodo molto brutto per la Cina, e le persone non vogliono che sia ricordato".

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Emiliano Baglioni

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Emiliano si affaccia al mondo dei videogiochi all’epoca del Vic 20. Vive la sua storia di giocatore pensando che prima o poi crescerà e mollerà il joypad, ma non abbandona mai la sua passione, che riesce in qualche modo misterioso a conciliare con tutto il resto.

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