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Intel multata per $2,2 miliardi per non aver rispettato dei brevetti

Un brutto affare.

Sentenza amara per Intel in Texas: l'utilizzo di due tecnologie per chip non autorizzate costerà salato al colosso informatico, circa 2,2 miliardi di dollari. I due brevetti infranti sono difatti proprietà attuale di VLSI Technology LLC, affiliata di Fortress Investment Group, che li ha acquisiti da NXP Semiconductor.

I due chip hanno, chiaramente, funzioni specifiche: il primo serve a portare un processore in uno stato di stasi se inutilizzato, al fine di abbassare i consumi, grazie a due regolatori di voltaggio; il secondo invece riesce a far aumentare la velocità del processore permettendo di passare rapidamente da un programma a un altro. Si tratta, dunque, di funzioni utili e non accessorie, con un'importanza effettiva sul mercato e gli utili di VLSI.

Le due parti non hanno trovato un accordo perché mentre VLSI accusa Intel di utilizzarle senza permesso già dal 2008, la controparte nega la cosa, sminuisce l'uso generico di brevetti a suo dire inutilizzati da dieci anni e ricorrerà in appello.

Nel frattempo, le azioni di Intel hanno subito una flessione del 2.6%. Ad ogni modo, il danno potrebbe essere stato ancor più grande se la Corte avesse decretato un effettiva volontà di dolo: Intel è stata multata per un utilizzo ingenuo e in buona fede.

Fonte: WCCFTECH