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La scrittrice di Tomb Raider dice la sua sulla scena dello "stupro"

"Non ci sono abbastanza informazioni per controbattere alle stronzate dei giornali".

La scrittrice del prossimo Tomb Raider, Rhianna Pratchett, ha affermato ai microfoni di CVG che le polemiche riguardanti una scena di presunto "tentato stupro" ai danni di Lara Croft sono state il risultato delle limitate informazioni disponibili in quel momento.

La Pratchett ha spiegato che, visto che all'epoca non era ancora stata annunciata come la scrittrice del gioco, non poteva chiarire la scena in questione o aiutare a "controbattere alle stronzate dei giornali".

"Non potevo uscire allo scoperto e dire 'questo è ciò che stiamo facendo e che vogliamo comunicare in questa scena', posso assolutamente capire come mai ha generato delle polemiche, c'erano poche informazioni disponibili, e alcune cose che sono state dette non erano assolutamente accurate".

"Non c'è nessuna scappatoia da duri, quella scena succede e basta, e lei deve farsene un'idea, e il suo personaggio non cambia a causa di quella scena. Questo non è "I spit on your grave" o "Uomini che odiano le donne". Non vorrei sembrare fredda o indifferente, ma quando la si vede c'è un tutto, un contesto, Lara è passata attraverso un sacco di sfide prima e molte altre la aspettano dopo".

Secondo la Pratchett inoltre, non tutti i giocatori vogliono "proteggere Lara", come affermato a giugno dal produttore esecutivo Ron Rosenberg.

"Non penso che ogni giocatore abbia la stessa relazione col personaggio - spiega - a dire il vero penso che quella scena abbia maggiore impatto su quei giocatori che pensano di essere il personaggio, perché è fastidiosa. Dovrebbe essere fastidiosa".

"Questo mostra che manca la conoscenza necessaria su molti videogiochi, conoscenza che sarebbe necessaria prima di alzarsi e dire 'Non è così'. La gente pensa semplicemente 'I videogiochi sono per bambini, e qui c'è uno stupro AAAAAH!!!'

"Non ci sono abbastanza informazioni per controbattere alle stronzate dei giornali".