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L'ex lead designer di Portal parla della struttura di Valve

La visione di un ex dipendente.

L'immagine di Valve come quella di un'utopia senza dirigenti in cui lo staff ha la libertà di fare ciò che preferisce, come descritto nell'Employee Handbook trapelato recentemente, è leggermente esagerata, stando all'ex-lead designer di Portal.

Kim Swift, al momento impegnata sul puzzle adventure Quantum Conundrum per Airtight Games, ha confessato ai nostri colleghi inglesi che nello studio esiste una sorta di gerarchia.

"Per come la vedo io, Valve è effettivamente una compagnia che lascia molta più libertà al lavoro degli sviluppatori rispetto ad altre", ha spiegato.

"Tuttavia non sono d'accordo con l'affermazione che la descrive come priva di una struttura. In effetti la struttura c'è. Ci sono i manager, i direttori e c'è Gabe Newell. Queste persone sanno come devono andare le cose".

"Si può scegliere su quale progetto si preferisca lavorare, ma c'è comunque qualcuno nell'ombra che prende le decisioni per la compagnia. Credo sia normale. Se fosse stata un'azienda priva di struttura credo che le cose sarebbero degenerate rapidamente in un completo casino".

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Filippo Facchetti

Contributor

Filippo Facchetti è un rispettabile nerd da sempre appassionato di "giochini elettronici". Prima di approdare a Eurogamer scrive per importanti riviste di settore e conduce programmi TV dedicati all'intrattenimento digitale.

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