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Lo scrittore di Borderlands 2 si pente dei protagonisti silenziosi

"Non siamo i personaggi che giochiamo, e lo sappiamo".

Anthony Burch, lo scrittore di Borderlands 2, ha pubblicato alcuni commenti riguardo i protagonisti del gioco.

Nel post-mortem scritto da Burch stesso su Kotaku, infatti, lo scrittore ha dichiarato di essersi pentito di aver reso i protagonisti del titolo sviluppato da Gearbox silenziosi (tranne che in combattimento).

Lo sceneggaiatore ha effettuato la scelta ispirandosi ai titoli Valve e ai primi due Bioshock: "se il tuo gioco è più 'immersivo' e vuole mettere il giocatore in una posizione più 'investigativa', un protagonista muto può dare al pubblico l'opportunità di sentirsi curioso o magari un po'confuso. Funziona se vuoi rendere il tuo mondo di gioco più solitario ed inquietante".

Invece, "i tester erano irritati perchè in un mondo così colorato e pieno di gag e di monologhi autoindulgenti c'era un buco nero laddove c'erano i protagonisti", ha continuato Burch. "C'erano spiegazioni e battute su qualsiasi cosa, tranne che sui protagonisti".

Lo scrittore, perciò, ha finito per aggiungere dei diari audio a Borderlands 2 (che era già nelle fasi finali di sviluppo) per dare più profondità ai personaggi giocabili.

Che ne pensate? Avreste preferito dei protagonisti non muti?