I miner di criptovalute lasciano Teheran senza elettricità

Le nuove GPU immesse sul mercato da AMD e Nvidia sono difficilmente reperibili non solo per la loro limitata produzione, ma anche per colpa dei miner di criptovalute che acquistano ingenti quantità di schede grafiche per i loro scopi. Ora anche il farming di criptovalute sta causando problemi di diverse entità: tra questi, la città di Teheran, che ha subito alcune interruzioni di corrente a causa degli alti consumi che hanno raggiunto punte di 450 megawatt, energia sufficiente per dare servizio ad un'intera città di 100.000 abitanti.

Il problema non è stato causato da alcuni utenti isolati che utilizzano la loro GPU di gioco per il mining di criptovalute, ma piuttosto stiamo parlando di enormi mining farm con dozzine e persino centinaia di schede grafiche che estraggono simultaneamente. In Iran l'energia viene prodotta a un costo di 1,8 centesimi per kWh e viene venduta al pubblico per più di 10 volte quella cifra, ma i miner possono ottenerla a circa 2,2 centesimi per kWh. Nemmeno la Cina può eguagliare quei prezzi, quindi i miner hanno spostato le loro operazioni a Teheran perché è la più conveniente.

A seguito di un'indagine, le autorità iraniane hanno concluso che nella città di Teheran ci sono non meno di 14 enormi operazioni di mining di criptovaluta che consumano più di 300 megawatt, ma hanno raggiunto picchi di consumo fino a 450 megawatt. Le schede grafiche utilizzate in queste enormi mining farm non sono schede appositamente costruite, ma piuttosto normali GPU. Molti hanno sospettato che NVIDIA ed i suoi partner vendano direttamente queste schede grafiche ai miner, ma le società non si sono ancora espresse a riguardo.

Insomma, per gli utenti che desiderano acquistare una GPU di nuova generazione si prospettano tempi duri: non solo queste schede vengono acquistate in grandi quantità dai miner, ma su diversi siti come eBay, sono presenti i bagarini che vendono le schede grafiche a prezzi gonfiati.

Fonte: Wccftech